Ghost – Meliora

I Ghost hanno sempre rappresentato un serio grattacapo per il normalmente serio mondo metal. Questo perché giocano su una sottile linea tra seriosità e ridicolaggine, non volendo mai chiarire, intenzionalmente, quali siano i loro reali obiettivi. D’altronde già avere come frontman un vero e proprio papa satanico alternativo penso dica tutto, no?
Dopo il mediocre Infestissumam e un dimenticabile EP di cover, gli svedesi se la giocano davvero tutta con Meliora e, fortunatamente per noi, il risultato è sicuramente positivo: la formula non cambia molto ma il risultato complessivo è notevole.

Svecchiando un po’ il loro classico heavy metal anni ottanta, principalmente riducendo la presenza di organetti e sintetizzatori vari, si parte con Spirit accompagnata da botte di basso e chitarra; ricorda sicuramente un pezzo medio dei nostri preso dai primi due album, carina, non certo essenziale.
From the Pinnacle to the Pit invece picchia ottimamente, uno dei momenti più memorabili dell’intero lavoro, restando subito attaccata al cervello con il doppio ritornello “we wear our independence like a crown” e assoli di chitarra che intervallano.
Cirice è il singolo di scelta dell’album, non a caso, un gustoso pezzaccio hard rock con delle tonalità romantiche irresistibili con tanto di chitarre acustiche e pianoforte, quasi se Meat Loaf fosse tornato dall’oscurità per riprendersi il trono. Un altro pieno centro.
Con He Is i nostri tornano al vecchio amore satanista, una sorta di inno religioso alla bestia nera, molto melodico e lento, potrebbe piacere pure alla nonna se non le fate sapere il testo.

Il resto dell’album scorre via tranquillo, con altri inni in salsa 666 tipo Majesty, Absolution che spezza con un assoletto di sintetizzatore (oh ci mancava!) e il classico finale glorioso con Deus In Absentia, non raggiungendo più i bei picchi dell’inizio ma concludendo comunque con gusto e senza infilare nessun momento poco piacevole.
Sicuramente Meloria non convincerà nessuno dei detrattatori dei Ghost, ma è l’album che Papa Emeritus III e soci dovevano realizzare per recuperare la retta via.

01. Spirit
02. From the Pinnacle to the Pit
03. Cirice
04. Spöksonat
05. He Is
06. Mummy Dust
07. Majesty
08. Devil Church
09. Absolution
10. Deus In Absentia

Recensione a cura di: Damiano Gerli

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