Intervista a HLFMN – You’re shifting now

HLFMN (che sta per HALF MAN, mezzo uomo) è un disco che ad ogni brano ci lascia stupefatti dalla perfezione. Che sia muscoloso e in 4/4 (come nella fenomenale Seismic Love, magicamente in bilico tra Cure, dance e dream pop o shoegazing) o estatico come nella lucente “People From The Woods”, o ancora riflessivo come in “Dance”, è in tutti i casi bellezza in note che sgorga da questo disco, da ascoltare a cuore aperto e occhi chiusi dall’inizio alla fine.

1)Ciao!! Presentati/tevi. Da dove venite, chi siete?

Il mio nome è Paolo Michelini, sono un compositore e produttore marchigiano;

HLFMN è il moniker del mio progetto (si legge Half Man) e attualmente mi esibisco con una maschera.

 

2)Quale è l’artista che maggiormente vi ha inspirati?

Sapreste consigliare un lavoro uscito negli ultimi 5 anni che ritenete veramente degno di nota? Perché?

Non posso esserne certo, ma credo siano i Sigur Ros ;

gli artisti a cui mi sento più legato sono quelli che sono riusciti ad emozionarmi davvero con la loro musica…

c’è veramente tanta bella musica la fuori, ma solo quella che mi commuove continua poi ad ispirare il mio lavoro.

 

3)Parlateci un pochino del vostro ultimo lavoro. Come è nato?

E’ nato semplicemente dal mio bisogno di creare(come tutti gli altri miei lavori);

avevo tante idee e bozze che non ero riuscito a concretizzare negli ultimi due anni, cosi mi sono messo d’impegno

e ho tirato fuori una trentina di brani…dopo un’adeguata scrematura ne sono rimasti 17.

L’album è per metà autobiografico e per metà pensiero astratto.

 

4)Quale é l’artista piu’ sopravvalutato e quello piu’ sottovalutato sulla scena musicale italiana e non e perchè?

Sopravvalutato non saprei…sottovalutato direi gli islandesi Mammùt.

 

5)Progetti per il futuro?

Un bel tour di concerti per la promozione del disco.

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