Intervista ai Raw Power

Ciao ragazzi, grazie mille per il tempo che ci state dedicando. E’ uscito da poco il vostro ultimo disco, “Inferno” e state facendo qualche data per scaldare il pubblico.

  • Come vi sentite nei confronti di questo nuovo lavoro? Come sta andando e quali sono le sensazioni in merito? Come sta reagendo il pubblico?

 

Siamo prima di tutto molto contenti di come è riuscito il nuovo album, era da tanto che non registravamo in Italia e devo dire che siamo rimasti stracontenti di tutto quello che la Indie Box ci ha messo a disposizione, proprio un gran bel lavoro e siamo tutti molto soddisfatti dei pezzi. Ti dirò, è poco che stiamo facendo i nuovi pezzi in concerto, ma per adesso sembra che tutti quelli che li hanno sentiti li abbiano apprezzati.

 

  • Come avete affrontato la sfida inglese/italiano? Vi trovate bene con entrambe le lingue o avete una preferenza per via della musicalità?

 

Sono sempre convinto che la lingua ideale per questo genere sia l’inglese, ma visto che praticamente non avevo mai registrato in italiano ho voluto provare e per certi versi è più facile ma è sicuramente diverso e nonostante i pezzi mi piacciano moltissimo credo che almeno per quanto mi riguardi l’inglese mi sia più congeniale. Ma ripeto a me piacciono molto e vedo dalle recensioni che anche a chi li ha ascoltati piacciono perciò direi esperimento riuscito.

 

  • Questo nuovo album ha richiesto tanto tempo ed elaborazioni o è nato in modo naturale? Quali sono state le difficoltà?

 

Diciamo che ci ha impiegato un po’ a nascere, principalmente perché non avendo un’etichetta che ti dà un deadline, non hai fretta e così la prendi con calma, tanto ti dici che piano piano metterai su i pezzi e così il tempo passa …. ma una volta che ci siamo detti ok tempo tre mesi dobbiamo avere un qualcosa di abbastanza finito, è stato tutto molto facile e immediato.

 

  • Dove riuscite a trovare la spinta per proseguire? Ogni volta che si parla con le band si sente una certa stanchezza nell’affrontare le difficoltà di trovare posti per suonare, scarso entusiasmo del pubblico, scarsa disponibilità all’ascolto di nuove band, mancanza di supporto da parte degli altri gruppi etc etc

 

L’importante è continuare a suonare divertendoti, se non ti diverti allora è la fine. So che i tempi sono difficili, pochi posti per suonare, molti pochi soldi etc etc, praticamente ci sarebbero tutti gli ingredienti per Non suonare, ma, poi pensi al palco, allo stare insieme con la gente che conosci, a nuovi amici, a tutto quello che è la musica dal vivo ed è impossibile rinunciarci.

 

  • Ogni volta che esce il disco di una band storica il pubblico è felice, sembrano sempre tutti in attesa di vedere i “mostri sacri”, le band giovani non sembrano suscitare la stessa atmosfera. A cosa è dovuto? Carenze da parte del pubblico o delle band?

 

Per nostra fortuna siamo “storici” per citare un ns pezzo, Giurassici, e perciò la cosa ci fa piacere, è però anche una grossa responsabilità specialmente per quei gruppi che lo fanno di professione, che ci mangiano con la musica, un passo falso, un brutto cd e fai alla svelta a rovinare tutto quello che hai fatto in precedenza. Per noi è più facile, non abbiamo nessuna pressione, come dicevo non abbiamo limiti di tempo, siamo liberi di fare quello che vogliamo perciò un nuovo album dei Raw Power esce solo se è all’altezza dei precedenti altrimenti non si fa, amen.

 

  • Su quali band “giovani” puntereste? Chi ha attirato la vostra attenzione?

 

Io sono la persona peggiore per risponderti perché ho una memoria pessima, specialmente per i nomi ma sicuramente dico MUD, Straight Opposition e A New Scar, ce ne sono altri molti altri ma questi sono i miei preferiti

 

  • Avete diviso il palco con centinaia di band, in Italia e all’estero, alcune band sono storiche e molto famose, altre sono fresche. Cosa preferite? Quali sono le differenze percepite (sia per quanto riguarda le band che suonare in casa/all’estero)?

 

Direi che la differenza principale è che con band storiche è un po’ come se tornassi bambino, è il godersi un concerto di quei pezzi con cui sei cresciuto un esperienza bellissima e poi chiaramente il fatto di conoscersi molto spesso perciò bello ritrovarsi sul palco con amici di avventura. Questo vale sia in Italia che all’Estero, quando sei su un palco non c’è una gran differenza da dove ti trovi, e se ti trovi con ragazzi giovani, nuove band, è altrettanto bello perché un po’ ti rivedi in loro, ti fa pensare a quando anche noi abbiamo iniziato (nel mio caso tanto tempo fa!)

 

  • Esibizioni live: sempre una gran fatica, ma probabilmente la parte più bella della musica. Quali sono le vostre sensazioni con il passare degli anni? Cambia qualcosa nell’affrontare questa parte o l’emozione rimane sempre la stessa?

 

Sempre la stessa!!! Sempre la solita smania che ti prende appena prima di salire sul palco, quando senti il primo accordo o rullata, non passa mai, e non deve passare altrimenti è finita!!

 

  • Immaginate un concerto da sogno, con chi vi vorreste esibire (sia band italiane che straniere)?

 

Circle Jerks, Minor Threat, Suicidal Tendencies.

 

  • Spulciando la vostra pagina Facebook ho notato una cosa che mi ha fatto piacere, cioè che condividete le recensioni, che ringraziate le persone che lavorano con voi e per voi, anche quando non si tratta di pezzi grossi o famosi. Come riuscite ad essere sempre così vicini alla normalità?

 

Il motivo principale per cui i Raw Power riescono ancora a suonare è perché c’è gente là fuori che ci vuole bene, che è contenta quando riesce a chiamarci ad organizzarci un concerto, è normale che la band li ringrazi, senza di loro noi saremmo già stati dimenticati da parecchio. Poi penso sia giusto, normale ringraziarli, salutarli, dopo tutto spesso passi diverse ore con chi “lavora” per noi che alla fine devi dirgli grazie, è chiaro che non è molto, ma è una cosa che abbiamo sempre fatto e che faremo sempre, sia che uno sia famoso che non, alla fine band, organizzatori (non tutti), fans, siamo tutti una grande famiglia!

 

  • Raw Power e stampa: come gestite questo rapporto? E’ tanto noioso rilasciare interviste e fare promozione? Hanno credibilità solo le grandi “testate” o vedete qualche speranza anche nelle piccole redazioni?

 

Nel nostro caso direi che tutto è importante, per noi la cosa principale è che il nome Raw Power giri il più possibile, che lo si veda e senta il più possibile. Le grandi testate aiutano perché magari raggiungono più gente, ma le piccole, quelle più di nicchia raggiungono gente che altrimenti non sarebbe al corrente che noi sabbiamo un nuovo album o che suoniamo nella tale città e in generale non avrebbero nostre notizie, morale, più se ne parla meglio è.

Grazie ancora per l’opportunità di fare quattro chiacchiere con voi, vi lasciamo alla musica come è giusto che sia!

Grazie tante a te per averci /mi dato la possibilità. In questo caso non so se te sia stato un bene o un male ma l’unico a fare questa intervista sono stato io, Mauro. Grazie tante un abbraccio forte e grazie ancora. RAW Power Will Never Die!!!!

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