Intervista Banda Rulli Frulli

BANDA RULLI FRULLI

presenta

CINQUANTA URLANTI

Cinquanta urlanti è la colonna sonora del nuovo spettacolo della Banda Rulli Frulli.. Lo stile è sempre quello che ha reso impattanti le esibizioni di questo combo di bambini, adolescenti e chi più ne ha….A dare supporto alla band non mancano guest della scena indie nazionale come Luca Mai degli Zu, Stefano Pilia degli Afterhours e altri.. Davide Toffolo dei TARM invece in occasione di questo nuovo spettacolo realizza un libro a fumetti che accompagna la pubblicazione del CD.

01. Ciao!! Presentati/tevi. Da dove venite, chi siete?

La Banda RulliFrulli è un progetto di Musica d’Insieme nato all’interno della Scuola di Musica Fondazione Carlo & Guglielmo Andreoli. E’ un progetto che ha come obiettivi l’utilizzo di materiale di recupero per la costruzione degli strumenti e l’integrazione tra ragazzi di generazioni diverse, normodotati e diversamente abili.

Abbiamo cominciato come marching band in una decina di musicanti. Dopo il primo anno di concerti abbiamo pensato di studiare uno spettacolo per un palcoscenico e abbiamo costruito strumenti per un set-up fisso, abbandonando così l’impostazione marching band. Da allora la line-up è incrementata di anno in anno fino ad arrivare al numero attuale di 72 elementi.

02. Quale e’ l’artista che maggiormente vi ha inspirati? Sapreste consigliare un lavoro uscito negli ultimi 5 anni che ritevene veramente degno di nota? perche’?

Come idea inerente all’utilizzo di materiale riciclabile per la costruzione di strumenti musicali ci sentiamo di citare sopra a tutti gli Stomp, che da percussionisti seguiamo tutti da tempo. Abbiamo avuto modo di vederli dal vivo alcuni anni fa e sono davvero strepitosi.

Non è semplice rispondere a questa domanda perché come la Banda RulliFrulli non c’è niente. Come parte ritmica, gli strumenti riciclati, si possono citare gli Stomp, ma l’approccio musicale è completamente differente. Oltre alla parte ritmica percussiva la Banda ha una componente melodica molto marcata ed importante ed è composta da una line-up di strumenti melodici molto insolita, difficilmente accomunabile ad un filone. Volendo citare dei generi, direi che noi ci sentiamo Post Rock, forse un po’ Grunge.

Le influenze musicali sono innumerevoli. Siccome nella Banda non c’è mai stato uno spartito ma la musica si è sempre composta jammando insieme, durante la composizione dei brani ogni ragazzo ci mette del suo. In questo modo, è molto difficile per noi individuare una scia o un disco in particolare, perché il nostro sound collettivo è influenzato da ognuno di noi e quindi da quelle che sono le influenze di ognuno di noi

03. Parlateci un pochino del vostro ultimo lavoro. Come e’ nato?

L’ulimo nostro lavoro, lo spettacolo “Cinquanta Urlanti”, è stato il piano che abbiamo seguito durante la stagione scolastica corrente. Ogni anno, da Ottobre ad Aprile ci troviamo tutti per provare e stendere nuove idee ogni martedì sera. Di prova in prova le idee nascono, vengono messe insieme e finiscono a dar vita ad un nuovo lavoro che è sintesi di ciò che è stato fatto durante l’anno scolastico. Sono nati così tutti i nostri lavori, Il Tour in Branco, La Ciurma e Kraken, con grande spontaneità. Dal 17 Aprile comincerà il Tour che porterà in giro Cinquanta Urlanti in tutta Italia fino ad Ottobre, mese in cui cominceremo a stendere idee per lo spettacolo del prossimo anno. Non stiamo mai fermi. Una grossa novità è il libro illustrato sulla Banda RulliFrulli che ha disegnato Davide Toffolo, noto illustratore nonché cantante dei Tre Allegri Ragazzi Morti, che abbiamo conosciuto nelle tendopoli finalesi durante il periodo del terremoto e con cui ormai siamo diventati amici. Il suo libro su di noi uscirà in contemporanea con l’inizio del Tour. Non vediamo l’ora!

04. Quale e’ l’artista piu’ sopravvalutato e quello piu’ sottovalutato sulla scena musicale italiana e non e perche’?

Questa è una domanda molto provocatoria! Non ci sentiamo di infangare il nome di nessuno. Chiunque faccia musica ad alti livelli ha qualcosa da dire. A volte va bene ad artisti che possono sembrare meno spessi o rappresentativi di altri, ma quello sta a tante cose, la bravura, la fortuna, cogliere il momento giusto… Ecco, una cosa che non apprezziamo è il modo in cui vengono date le opportunità ai musicisti. Oggi la musica viene sfruttata molto come bene di consumo piuttosto che come forma d’arte, e questo è un gran peccato.

Per quanto riguarda chi invece meriterebbe maggior visibilità… beh, samo in settantadue, ognuno ha il suo, difficile dirne uno in particolare.

05. Progetti per il futuro?

Per adesso siamo concentrati sul nuovo Tour, “Cinquanta Urlanti”, e speriamo di fare anche quest’anno un bel tour. Sarebbe veramente figo suonare al Primo Maggio a Roma. Potendo sognare, un bel Tour Europeo, o magari in America! Con tutte le date attaccate da star via due o tre settimane… Però bisognerebbe fare solo quello durante un’intera estate, perché dopo tre settimane di montaggio e smontaggio di tutti gli strumenti si tornerebbe distrutti! Ahahah!

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