Intervista a Frozen Farmer

I Frozen Farmer sono nati nel 2009. Dopo un primo periodo dedicato alla scrittura e all’arrangiamento delle proprie canzoni, nel Novembre del 2011 il gruppo entra alla Sauna Recording Studio per incidere cinque brani inediti, pubblicati dalla Ghost Records (Warner Chappell edizioni) a fine 2011. Sul finire del 2012 i Farmer sono pronti a tornare in studio per cominciare la registrazione del nuovo album “Stay” (2014, Seahorse Recordings/Audioglobe distribuzione). Il disco conferma la forte passione del gruppo per il folk, ma allo stesso tempo rivela la molteplicità di influenze musicali che ognuno dei componenti riversa nell’arrangiamento finale dei brani, tracciando una linea ancora più decisa nel sound dei Frozen Farmer. Dopo un lungo periodo dedicato all’attività live e alla composizione di nuovi brani, la band inizia a lavorare su un nuovo sound, sempre più contaminato, passando mesi a suonare e sperimentare per trovare il giusto equilibrio tra contemporaneità è tradizione folk.

 

1)Quale è l’artista che maggiormente vi ha inspirati? Sapreste consigliare un lavoro uscito negli ultimi 5 anni che ritenete veramente degno di nota? Perché?

Townes Van Zandt e i Beatles sono sempre stati grandi fonti di ispirazione.

A nostro parere sono maestri di scrittura, difficile arrivare a toccare il loro genio, c’è tanto nelle loro canzoni, c’è tutto il loro vissuto e oltre, sono musicisti e comunicatori di emozioni.

Un consiglio potrebbe essere Ghosteen di Nick Cave, un lavoro di grande intensità e che richiede più ascolti per poter essere compreso.

2)Parlateci un pochino del vostro ultimo lavoro. Come è nato?

Things to Share è nato da dei fogli di carta, una penna e molte emozioni che hanno trovato il loro posto tra le righe scritte.

Molte storie sono state raccontate in questo disco, tutte storie che avevano bisogno di essere veicolate in musica.

Dall’insieme della band è poi scaturita la musica che ha dato rotondità a tutto, creando un nido dove potessero adagiarsi i testi e le emozioni. Un lavoro che ci ha visti sempre in prima linea su ogni fronte, che ci ha visti passare attraverso diverse fasi di crescita sia come persone singole che come gruppo.

3)Quale é l’artista piu’ sopravvalutato e quello piu’ sottovalutato sulla scena musicale italiana e non e perchè?

Non possiamo pensare di nominare questo o quell’artista sui suoi presunti ‘meriti o demeriti’, non crediamo che sia nemmeno il momento storico per fare considerazioni simili, sia perchè veniamo tutti da un periodo molto buio, sia perchè non siamo nella posizione di farlo.

4)Progetti per il futuro?

Vedremo come si muoverà il circuito musicale, se si tornerà alla normalità, si potrà anche tornare a fare concerti, e questo pensiamo che sia la cosa più prossima a cui puntare.

 

A cura di: Ondalternativa

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