Intervista a Gli Alibi

Gli Alibi nascono a San Marino nel Dicembre del 2014 come band pop-rock.
Ciò che li ha uniti fin da subito è stata la passione per la musica, la voglia di fare e inventare, ma soprattutto una profonda amicizia.

1)Ciao!! Presentati/tevi. Da dove venite, chi siete?
Ciao a tutti! noi siamo gli Alibi! ovvero Enrico Evangelisti (piano, voce), Alessandro Zonzini (chitarra), Riccardo Gasperoni (basso) e Leonardo Canghiari (batteria).
Siamo una original band proveniente dalla Repubblica di San Marino! Siamo dei semplici ragazzi con la forte passione per la musica, forte quanto basta per superare ogni difficoltà che abbiamo dovuto affrontare in questo percorso che abbiamo deciso di intraprendere da 5 anni più meno, passione che fin dalle prime volte che ci siamo visti per le prove ci ha accomunato subito, e che ci porta ad essere qui adesso!

2)Quale è l’artista che maggiormente vi ha inspirati? Sapreste consigliare un lavoro uscito negli ultimi 5 anni che ritenete veramente degno di nota? Perché?
Nella nostra band le influenze sono infinite, basti pensare che nessuno di noi ascolta lo stesso genere musicale, passiamo dal metal al jazz, e questo si sente nelle nostre canzoni, perché pur essendo una vasta gamma di influenze riusciamo ad amalgamare il tutto creando il nostro sound, il sound alibi.
Negli ultimi anni sono usciti tanti lavori interessanti che andrebbero studiati bene a fondo, uno in particolare l’ultimo album dei Negramaro perché per noi era una sorta di riferimento per la professionalità che volevamo raggiungere a livello di suono e composizione ad esempio, come ad esempio non vediamo l’ora che esca il nuovo disco dei Tool per poter studiare una maniera completamente diversa per poter affrontare il nostro lavoro a 360 gradi; non ci precludiamo l’ascolto di niente, anzi accogliamo volentieri suggerimenti per nuovi punti di riferimento da poter applicare alla nostra musica

3)Parlateci un pochino del vostro ultimo lavoro. Come è nato?
Il nostro ultimo lavoro nasce dalla partnership che si è creata fra noi e la nostra etichetta Aria studio, guidata da Andrea Trinchi.
Noi avevamo appena pubblicato un EP completamente autoprodotto e stavamo aspettando che si presentasse quell’occasione per poter fare veramente qualcosa della musica, qualcosa che grazie al lavoro di Andrea ci sembra sempre più vicino;
Appena abbiamo iniziato a lavorare, durante la fase di registrazione e creazione delle canzoni, come linea di base sia noi sia Andrea volevamo fare un passo avanti, volevamo a tutti i costi creare un prodotto particolare che rappresentasse in tutto e per tutto ciò che siamo, e farlo sopratutto in maniera professionale e pensiamo di aver ottenuto un ottimo risultato con il nostro disco “alibi”

4)Quale é l’artista piu’ sopravvalutato e quello piu’ sottovalutato sulla scena musicale italiana e non e perchè?
Non credo che siamo nella posizione di poter giudicare nessuno, il mondo dell’arte è bello perché tutti sono liberi di potersi esprimere nella maniera che ritengono più opportuna, c’è chi riesce a raggiungere il successo essendo semplicemente se stesso e c’è chi per arrivare è costretto a fare sacrifici enormi; l’unica cosa che possiamo dire è che la musica e l’arte sono una cosa seria, a volte ci fa incazzare ascoltare musica che per noi è scritta senza un vero sentimento, musica scritta solo per il puro guadagno, ma non giudichiamo nessuno e pensiamo solo ad andare avanti per la nostra strada

5)Progetti per il futuro?
Per ora ci concentriamo a lavorare sul nostro spettacolo, abbiamo tanto da dire e lo vogliamo fare nella miglior maniera possibile, stiamo organizzando la tournèe di presentazione del disco e questo occupa molte delle nostre giornate, non è semplice perché abbiamo deciso di puntare sui teatri e questo richiede uno sforzo importante per rendere il tutto credibile e sopratutto per poter far si che tutto giri nella maniera migliore; per un futuro ancora più lontano invece non abbiamo ancora idea, viviamo giorno per giorno, sicuramente una volta che si chiuderà questo capitolo ricominceremo a scrivere materiale nuovo e vedremo poi cosa accadrà

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