Intervista a Luca Casali

Luca Casali è un cantautore riminese, trasferitosi per alcuni anni in Australia e in Nuova Zelanda: una scelta che cambierà radicalmente la sua vita e la sua musica. Gli enormi spazi, i silenzi e i colori della terra ancestrale forniscono al cantautore la profondità necessaria per iniziare un percorso artistico musicale maturo. Rientrato in Italia, si inserisce nell’emergente scena cantautorale romagnola intrecciando diverse collaborazioni e presentando i suoi primi brani inediti. Un cantautorato australe, il progetto di Luca Casali prende forma e si sviluppa tra sonorità uniche ed evocative. Una fusione di generi musicali, con richiami che vanno dal blues al folk alla roots music, passando (in alcuni tratti) per l’alternative rock.

01. Ciao Luca, presentati ai nostri lettori !

Luca Casali classe ’77 è un cantautore riminese, scrive e suona musica dall’età di 17 anni. Il suo viene definito un “cantautorato australe”; un genere musicale che trae ispirazione dall’australian blues e dalla roots music, dove si spazia dal folk al blues e a tratti all’ alternative rock.

02. Come nasce un brano? Prima i testi e poi la musica ? oppure ?

Beh non credo ci sia una regola, confrontandomi con altri colleghi cantautori noto che ognuno ha un suo metodo. Personalmente io lavoro prima sulla parte musicale a cui, un p˜ alla volta,  sovrappongo i testi.

03. “La Sesta Estinzione” è il tuo nuovo lavoro. Parlaci un po’ di questo album !

La Sesta Estinzione è un concept album, cioè un disco le cui tematiche dei brani ruotano tutte intorno ad un argomento comune. Nasce dall’attuale teoria scientifica che prevede una nuova estinzione di massa, la sesta dalla nascita del nostro pianeta. Nel disco si respirano atmosfere scure e crepuscolari, una visione del prossimo futuro incerta, dettata oltre che da previsioni e catastrofi ambientali anche da movimenti e scontri socio/culturali in una società sempre più multietnica.

04. Australia, Nuova Zelanda e poi in Italia? Come mai questa scelta ?

Il mio tempo trascorso in quelle terre è stata realmente un’avventura, circondato da un ambiente estremamente diverso e allo stesso tempo stimolante. Durante quegli anni ho immagazzinato, osservato, ascoltato e poi una volta ritornato in Italia ho cominciato a scrivere i miei primi brani seguendo lo stile musicale di quei luoghi. Tutto è nato dalla necessità di imparare la lingua inglese, ma quello che doveva essere un viaggio di qualche settimana si è trasformato in un viaggio di qualche anno.

05. Pensi che il panorama musicale italiano sia migliore rispetto ad Australia e Nuova Zelanda ?

A questa domanda è difficile rispondere, sicuramente in Australia la scena musicale è molto interessante e le possibilità di esprimersi sono maggiori, ma ultimamente anche qui da noi si sta muovendo qualcosa.

06. Proporrai il disco anche dal vivo ?

Si certo!Il live è la parte più divertente e stimolante dove si ha realmente il contatto diretto con l’ascoltatore. Insieme a me sul palco ci saranno Eros Rambaldi al contrabbasso e Lorenzo Di silvestri alle percussioni africane.

07. In definitiva che farai da grande ?

Ancora non lo ho ben chiaro ma la musica sicuramente mi accompagnerà nel viaggio.

08. Siamo alla conclusione, saluta i nostri lettori come vuoi !!

Un saluto a tutti i lettori di ONDALTERNATIVA e consiglio di ricercare e ascoltare sempre nuova musica e nuovi artisti, per una propria crescita  musicale!

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