Intervista a Matteo Perìfano

E’ un viaggio a ritroso alla riscoperta della cultura europea (dopo un innamoramento per quella orientale) quello che ci racconta Matteo Perìfano con questo suo bellissimo disco d’esordio che a tratti tanto ricorda il Battiato di “E ti vengo a cercare”. L’autore stesso cita Battiato (e anche Branduardi) come punti di partenza nel suo approccio alla musica. Tra questi e il disco in uscita ci stanno in mezzo gli ascolti di Bach, Mozart, Schumann, Liszt, e anche la figura di Wagner, per la sua capacità di sintetizzare in sé un musicista di spessore, un letterato e un pensatore. Comincia così la stesura del suo primo album “Uomo europeo”, nove arie contemporanee per quartetto d’archi, pianoforte e voce- arrangiato interamente dall’autore e co prodotto da Marco Tagliola (produttore artistico dei Baustelle).
1)Ciao!! Presentati. Da dove vieni, chi siete?
Matteo Perìfano, classe ’93, nato a Benevento, domiciliato a Roma, laureato in filosofia ed ebraico, aspirante musicista.

2)Quale è l’artista che maggiormente ti ha inspirati? Sapreste consigliare un lavoro uscito negli ultimi 5 anni che ritenete veramente degno di nota? Perché?
L’artista che ha inciso più di tutti sul mio percorso personale e musicale è stato sicuramente Battiato. Il lavoro più interessante comparso nella scena italiana negli ultimi cinque anni secondo me è Fantasma dei Baustelle. E’ un disco orchestrale che a mio avviso dimostra ampiamente come il pop può avere una sua dimensione più ricercata, più seria, anche in questo periodo storico.

3)Parlaci un pochino del vostro ultimo lavoro. Come è nato?
Il mio ultimo lavoro, “Uomo Europeo”, lo sento quasi come un diario di viaggio- in musica-, ci sono dentro tutte le cose più importanti successe negli ultimi anni della mia vita.

4)Quale é l’artista piu’ sopravvalutato e quello più sottovalutato sulla scena musicale italiana e non e perché?
Un’artista che trovo non sia conosciuto quanto meriterebbe è Giovanni Lindo Ferretti, il cantante dei CCCP. Per me è uno dei parolieri più bravi in Italia, tuttavia non è mai arrivato del tutto al grande pubblico.

5)Progetti per il futuro?
Cercare un’etichetta discografica per poter incidere un secondo disco.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *