Intervista Yokoano

YOKOANO

Decidiamo di fare due chiacchiere con gli Yokoano poco prima di un loro live del tour Ventre, lo spazio è
poco, ma i ragazzi accettano con un sorriso di concederci un po’ di tempo per conoscerli.


1) Ciao ragazzi, iniziamo a capire chi sono gli Yokoano e che tipo di musica fate, parlateci di voi e della
vostra storia. Come vi piacerebbe essere definiti o visti dal pubblico?

Siamo un trio alternative rock con diverse influenze (punk / hardcore / crossover) e voci in italiano.
Ci siamo formati nel 2008 e abbiamo 2 album all’attivo: YOKOANO (2010) / VENTRE (2013).
La formazione iniziale (Dani: voce + chitarra / Zak: basso + voce / Dario: batteria + glockenspiel) si
modifica nell’estate 2014, quando a Zak subentra Mattia.
Inizialmente eravamo propensi a creare un genere nuovo mischiando punk (Dani è l’ex chitarra-
voce delle Porno Riviste), Prog (Zak) e Hard rock (Dario), poi con l’arrivo di Mattia (bassista degli
Skruigners) c’è stata un’evoluzione crossover assai più violenta.
Ciò che ci piace, comunque, è non essere relegati per forza in un genere.

2) Recente passaggio ad Indiebox, scelta artistica?

Scelta in parte artistica: l’arrivo di Mattia ha trasformato profondamente i nostri suoni. Anche il
genere ha subito un cambiamento portandoci un po’ di più verso l’hardcore.
IndieBox, in questo momento, rispecchia sicuramente di più l’evoluzione di Yokoano.

3) Siete ancora in tour per la promozione dell’album “Ventre”, uscito nel 2013. State già preparando il
materiale per un nuovo album? Ci potete dare una piccola esclusiva o una curiosità su quello a cui
state lavorando?

Si, stiamo preparando materiale nuovo, incentivati anche dal cambio formazione; però in questo
momento ci stiamo concentrando principalmente sui concerti.


4) Vi è mai capitato di avere qualche incidente durante i live? Invasioni di palco? Casse non
funzionanti? Non ricordarvi i testi delle canzoni?

Insomma, raccontateci qualche episodio
imbarazzante
Proprio settimana scorsa Dario si è squarciato un dito con un piatto. Sangue a fiotti. Gli errori fanno
inevitabilmente parte dei concerti. Poi ce ne sono alcuni che vanno meglio di altri.

5) Quasi tutte le band parlano del rapporto di amore e odio che hanno con i furgoni durante i tour, voi
come vivete questa esperienza?

Non abbiamo più il furgone! Comunque quando si sta insieme per tanto tempo, c’è da mettere in
conto che le cose non possono andare sempre bene.

6) Vi è capitato di suonare sia come headliner che come band di apertura, parlateci del rapporto che si
instaura con le altre band a seconda della tipologia di concerto.


Suonare di spalla ad altri gruppi è una figata! Tutti e tre (noi) in linea (uno di fianco all’altro) a
pochissimi metri dalla gente (che si sa, è lì per aspettare la band che suonerà dopo di te, ma
comunque!) che alle volte ascolta con attenzione o addirittura si esalta! Ci sono band che ci hanno
fatto i complimenti… altre che non ci hanno rivolto la parola… ci sta. Nel caso opposto, invece, è
positivo condividere esperienze con chi sta tentando di emergere.

7) Il panorama dei live in Italia è in forte contrazione, ma la percezione è che il pubblico abbia voglia di
live. A cosa è dovuta questa situazione ambivalente? Che rapporto avete con i live e i club che
ospitano concerti?

Il pubblico ha voglia di live perchè sono un elemento che non si può sostituire con Internet. Sono in
fondo gli unici istanti di verità, dove persone vive incontrano altre persone vive (e meno male!).
Nonostante l’apparente pessimismo che suscita la scena live in generale (sempre meno concerti,
sempre meno centri sociali, club, festival…) ci sono ancora persone che si sbattono per dare la
possibilità a band che fanno musica inedita di avere uno spazio nel quale esprimersi. E lo fanno
perchè ci credono, credono nel valore di questa cosa. Stiamo parlando dei promoter dei locali, che
spesso sono ragazzi della nostra età (o anche più giovani) che si mettono in gioco lasciando in
secondo piano la possibilità di guadagnarci soldi e basta.

8) Parliamo di diritti, per quasi tutte le band è molto difficile ottenere guadagni dai diritti delle proprie
canzoni e quasi tutti indicano i live come maggiore fonte di sostentamento per chi suona. Che
rapporto avete con la Siae? Conoscete Soundreef? Cosa pensate di questa situazione?

Soundreef è uno strumento abbastanza trasparente su questo argomento.

9) Quale è stato l’ultimo disco che avete comprato?
Quali sono gli artisti che seguite e che consigliate
di seguire (Yokoano a parte)?
“How to Raise an Ox” – Zu (2005).
In ordine casuale Zu, Il Teatro degli Orrori, One Dimensional Man, Gionata Mirai, Marta Sui Tubi,
Verdena, Zeus, Topsy The Great, Giorgio Canali, Yugen, Not A Good Sign, Maria Antonietta, Fratelli
Calafuria

10) Rapporti tra band dello stesso genere musicale e di diversi generi, sicuramente avete conosciuto
tantissimi artisti lungo il vostro percorso, dateci 3 nomi divisi per categoria: chi vi è piaciuto dal
punto di vista della produzione artistica/musicale; chi vi è piaciuto perchè dal vivo è stato un vero
spettacolo; chi vi ha colpito dal punto di vista umano

1: Fratelli Calafuria
2: Verdena
3: Topsy the Great

11) Grazie per averci dedicato il vostro tempo, ora vogliamo gustarci il vostro live, dobbiamo aspettarci
sorprese?


Sì:
28 Feb @ Blind Rabbit – Monastir (CA)

13 Mar @ Legend (MI)

28 Mar @ Legend’s Pub – Brivio (LC)

17 Apr @ The One – Cassano D’Adda (MI)

27 Giu @ LiffRock Festival – Gavirate (VA)

Grazie!
Ciao

Intervista
a cura di
Valentina Ferrari