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Tracklist:
01. Deafening silence
02. Sparks against darkness
03. The one you pet the one you eat
04. Caldo verde
05. Wasted future
06. Another rainy day for the human race
07. The truck
08. From hell to the consumer
09. Years are made of seconds
10. Respirare l’inverno
11. Labeled and persecuted
12. Running with scissors
13. Cimitero dei sogni
14. Religion as dogma
15. Useless comparisons
16. Don’t call this democracy
17. Freedom slaves
18. Tempus fugit
14 anni di carriera non sono pochi. Probabilmente uno dei gruppi portabandiera dell’hardcore tout-court in Italia, anche se magari non così conosciuto come altri per una certa non mediaticità che li ha sempre contraddistinti.
Bravi a maneggiare l’inglese ma anche la nostra lingua. Veloci. Precisi. Coinvolgenti anche sul palco. Ricordi di giorni passati. Di palchi sconnessi e di serata in cui sudore e sorrisi si mischiano per creare un mix, un’intesa con chi c’è sotto al palco che non può che definirsi unica. Una vibrazione che ti colpisce non appena ascolti un loro pezzo. Se hai un cuore non puoi che sentirlo battere più forte e sentirti vivo. Quanti indici alzati, quanti cori, quanti cori in sussulto e quante volte la sensazioni di sentirsi vivi. Perché poi alla ifne è anche per gruppi così che ci si sente vivi. Sempre. Come se il tempo non fosse mai passato.
E sarà sempre così.
(Come avrete notato non ho citato nessun pezzo. Pescate a caso. Andate sul sicuro. A scatola chiusa. Arrivederci. Speriamo)
Recensore: meskio
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