Il Rock non se la passa molto bene di recente. Sopratutto in Italia. Lo so, me ne lamento spesso, continuo a criticare band italiane dicendo che non sono in grado di fare rock decente, troppo attaccate alle rovine del passato o troppo incapaci di evolversi e produrre qualcosa di nuovo che non sia una mera copia carbone di qualcosa già fatto, prima e meglio, da altri.
E’ per questo che sono abbastanza soddisfatto di questo “Avanguardie Inospitali”, primo LP dei piemontesi Ki MONO. Nonostante non si lancino in sperimentazioni particolarmente ardite o non prendano troppi rischi musicalmente parlando, questo disco suona veramente bene e fa arrivare il messaggio che la band voleva lanciare. Il rock duro nello stile dei Deftones e dei Foo Fighters (ma sopratutto dei Deftones) picchia su una base ritmica incalzante, la voce non perde mai colpi e le parti elettroniche, principali protagoniste della sezione armonica, non sono mai troppo invasive e non oscurano mai il suono degli altri strumenti, come purtroppo accade molto spesso a coloro che provano a cimentarvisi.
Un altro aspetto molto interessante sono i testi, critici, semplici e diretti ma mai scontati, rendono questo disco ancora più piacevole.
Il gruppo è sicuramente agli inizi, per quanto abbia già bruciato le tappe producendo il primo LP nello stesso anno della formazione, ma se saprà continuare a fornire prestazioni come quella di “Avanguardie inospitali” non avrà difficoltà ad affermarsi nel panorama musicale underground nazionale.
01. Numeri e routine
02. Due
03. Volere inconsapevole
04. Una ragione
05. Il mio numero
06. Una nuova alba
07. L’ultimo guerriero
08. Con una mano sola
09. Ogni mio Alibi
10. Gli stessi pensieri
Recensione a cura di: Pucc
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