Live Report Flaco Punx

@ Circolone di Legnano (Mi) – 25 febbraio 2017

Si parte presto per non perdere il soundcheck di Flaco Punx, io, Tatiana e Diana passiamo una mezz’ora d’auto tra risate e insulti per il navigatore giapponese di Tatiana che sta cercando di portarci a Tokio e non a Legnano. Quando arriviamo i ragazzi stanno già facendo le prove, il banchetto del merchandising è in divenire e noi abbiamo tutto il tempo per firmare la petizione per impedire che al Circolone la musica debba cessare alle 22.00. Eh, già, Flaco questa sera dovrà iniziare a suonare alle 20.30-21.00 per rispettare l’ordinanza che vieta di fare “rumore” oltre un certo orario. La scaletta è assolutamente interessante, tutti i brani del nuovo album e “Ramones”, “Canapa” e “Testata Nucleare” a chiudere la prima data del Coleotteri Tour 2017. I ragazzi, Flaco, Dario Magri, Francesco Faini, Mattia Foglia e Matteo Campana, sembrano carichi, si legge un po’ di tensione sui loro volti, ma anche tanta voglia di dare il via a questa nuova avventura. Il Circolone di riempie piuttosto velocemente, tutti pronti per la prima volta di Flaco. Uno dei ragazzi della regia diventa vittima delle mie richieste di aiuto, gli faccio scalare mezzo palco per montare la telecamera, poi ovviamente la telecamera si spegne e io lo faccio salire di nuovo per accenderla, gli occupiamo mezza regia con le nostre borse e lui…. Gentilissimo, educatissimo e con una pazienza infinita, tantissimi cuoricini per questo ragazzo, magari tutte le volte si trovasse uno staff così disponibile e preparato! Se mi stai leggendo, sappi che io, Tatiana e Diana ti amiamo! Mi posiziono nel mio solito angolino accanto alla batteria, pronta a riprendere con la GoPro tutte le prodezze del batterista, sono estremamente preoccupata per le mie orecchie, Dario è un batterista pazzesco, ha una potenza da farti sanguinare le orecchie per una settimana, spero che i tappi reggano tutta quella forza. Ed ecco che inizia il concerto, il boato del pubblico, tutti sanno già i pezzi e li cantano in coro con la band, Flaco Punx e i suoi ragazzi stanno spaccando sul palco, sono straordinari, precisi, molto preparati, hanno già l’anima da band che suona insieme da tanto. Qualche piccolo incidente ha rallegrato l’atmosfera, tipo Teo e Checco che pensano di essere su un palco a San Siro e finiscono di schianto sulla cassa di Dario, nessun ferito, nessuno strumento distrutto, solo tante risate. Ah, forse non avrei dovuto scriverlo nel live report!!!! Qualche problema per Dario e il microfono del rullante (sì, avevo promesso di non dirlo a nessuno, infatti lo sto scrivendo), ad ogni colpo il microfono faceva salti di un metro insieme al rullante, ma che ci vuoi fare? Dario suona come se non ci fosse un domani e ha fatto “camminare” la batteria per mezzo metro in avanti, normale che i compagni di palco si trovino a rotolare sulla cassa. Li ho adorati! Alcuni ragazzi del pubblico sono saliti sul palco a cantare con la band, Flaco è riuscito a mantenere un atteggiamento calmo e sicuro, ma si vedeva la commozione e l’emozione per il ritorno sul palco. E’ stato bellissimo vivere con loro un momento così delicato e importante e insieme a me c’erano tantissime persone, tutti lì per Flaco e i suoi straordinari ragazzi. Sul palco anche Luca Specchio al Sax e Carlo Tattoo. Che dire? Assolutamente buona la prima per Flaco Punx. La band è stata incredibile, bravi, preparati e carichissimi, un inizio di tour ottimo, possono essere soddisfatti del lavoro che hanno fatto, il pubblico ha risposto con affetto ed entusiasmo, credo che sia la parte più importante vedere tanti volti sorridenti per la musica che hai creato e stai suonando. La data zero a Lecco era stata solo un assaggio, alla prima data il pubblico ha fatto indigestione di talento e punk.

Ecco le prossime date da non perdere! 11 marzo @ Rock Buddha di Mondovì (Cn), 23 marzo @ Spazio Musica di Pavia, 24 marzo @ Arteria di Bologna, 7 aprile @ Bloom di Mezzago (Mi) con apertura delle Psychords.

Buona musica a tutti!

Live Report a cura di Valentina Ferrari

Foto Report a cura di Tatiana Granata

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