Live Report Swans


Swans Live @ Alcatraz (Milano)

12 – 10 – 2014

Esiste un confine molto labile che passa tra la rude jam session tirata nel proprio garage, quando ogni
membro di una band fa a gara a sovrastare il volume dell’altro, e un muro di suono cupo, primitivo, che
rasenta l’ipnosi violenta. Michael Gira con i suoi Swans elargisce da anni, e con innata sicurezza, esempi di
ciò che accade quando si oltrepassa quel confine. Ci tocca darne atto anche oggi, dopo la data del mini tour
italiano che tocca Milano.
Il live degli Swans si discosta in maniera piuttosto netta dal “clichè” del concerto. Inutile parlare di setlist,
quasi superfluo accennare a parole come “performance”, o riuscire a identificare momenti salienti
da estrapolare a posteriori. L’esibizione degli Swans è ciò che in musica più si avvicina allo “stream of
consciousness”.
Un flusso in costante crescendo, costruito su un intreccio polistrumentistico complesso,
che sembra avvicinarsi a più riprese a quello che molti identificherebbero come caos rumoristico e che,
invece, le mani sapienti di Gira, nelle vesti di un direttore d’orchestra-noise, riescono a modellare in una
sperimentazione pienamente riuscita.

Assistere ad un live degli Swans non lascia scampo. La band newyorchese impone una linea di
demarcazione netta. Il pubblico può sfiorare uno stato di insofferenza verso le “melodie” reiterate e
dilatate all’infinito o lasciarsi vincere dall’atmosfera apocalittica evocata sul palco e dalle improvvise
deflagrazioni sonore. Gli Swans mettono in musica l’imbrutimento del paesaggio urbano, rievocano i
clangori e le dissonanze che fanno da colonna sonora alle nostre vite.
Sta a noi capire se siamo disposti ad
apprezzare tale rievocazione.

A cura di Captain Eloi

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