Marillion – Friends From The Orchestra

Sono sempre di più le band che in questo periodo di particolari restrizioni per quanto riguarda la musica dal vivo, hanno deciso di pubblicare album live arrangiati o in contesti unplugged nel rispetto delle norme socio sanitarie in vigore o registrati in full set prima dell’emergere della pandemia e tenuti nei propri archivi per i tempi di necessità. E sono arrivati questi tempi, eccome se lo hanno fatto!

Questa volta è il turno dei Marillion, band britannica, paladina del symphonic progressive rock (altrimenti noto come neoprogressive) da ormai più di quarant’anni. La band originaria di Aylesbury ha pubblicato a fine maggio via Sony Music un album tratto dal concerto che si era tenuto lo scorso 16 novembre 2019 a Cardiff durante il tour promozionale di Friends From The Orchestra, album che per la prima volta li aveva visti indossare una veste orchestrale inedita, accompagnati dal quartetto d’archi In Praise Of Folly, oltre che da Sam Morris (corno francese) ed Emma Halnan (flauto).

La scelta di presentare alle stampe questo live è dovuta principalmente al fatto che, come ha evidenziato il cantante  Steve Hogarth, si tratta di una delle date riuscite particolarmente meglio (anche grazie alla location d’eccezione: la sala St David, che vanta una delle migliori acustiche a livello internazionale) all’interno di un tour che resterà per sempre nella loro memoria come il loro preferito, sia a livello di performatività esecutiva che di investimento in termini emotivi.

La tracklist pertanto ripercorre in maniera pedissequa la setlist della serata, con la presenza di brani che erano stati inseriti nel disco del 2019, ma ripercorrendo anche alcuni dei punti salienti della loro discografia, riarrangiati per l’occasione in veste orchestrale (come i due grandi classici “Seasons End” e “The Hollow Man”).

L’impatto delle suite strumentali suonate live va ad attribuire a ciascuno dei pezzi un valore aggiunto non indifferente e nel suo complesso il disco è particolarmente godibile (anche più del suo prodromo in studio). Sarà che quarant’anni di carriera alle spalle li fanno suonare meglio che mai o sarà anche che in questa estate di lente riaperture ancora molto privative abbiamo tutti molta nostalgia delle esibizioni per come eravamo abituati a viverle pre-pandemia.

 

Tracklist:

  1. Gaza
  2. Beyond You
  3. Seasons End
  4. Estonia
  5. Seasons End
  6. The New Kings
  7. The Sky Above The Rain
  8. Zeparated Out
  9. Ocean Cloud
  10. Fantastic Place
  11. This Strange Engine

 

A cura di: Francesca Mastracci

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