Masked Intruder – M.I.

Tracklist:
01. I fought the law
02. The most beautiful girl
03. Crime spree
04. Saturday night alone
05. When I get out
06. Stars
07. Almost like we’re already in love
08. Hey girl
09. Don’t run away
10. You’re the one to blame
11. Weirdo
12. I don’t wanna say goodbye to you tonight
13. Locked up and lonely
L’incarnazione in attività del pop punk con la PP maiuscola. Se presupponiamo l’emozionabilità evergreen e senza età di questo genere grazie a stimoli uditivi ottenuti attraverso parametri standard e sì ripetitivi quali una voce con melodie catchy cantate su pattern ritmici sempre simili, i Masked Intruder ne sono l’interpretazione e l’espressione sublime.
Perchè se Green Day e Ramones sono stati culto prima per meriti e poi per valore storico fine a se stesso, questa band di ragazzini maskerati ne sono la perfetta estensione e evoluzione negli anni 10; se in questo caso il talento è melodia alla quintessenza, fino a esprimersi entro schemi limitati.
Assumendomi la responsabiità di opinioni così nette, non va tralasciato quanto questo quartetto del Wisconsin abbia smosso tanto grandi entusiasmi quanto ampie perplessità negli appassionati del genere. Niente di nuovo, né di speciale,  è l’opinione di alcuni, la reincarnazione di grandi mostri sacri per altri. Se non s’è capito io voto la seconda opzione, se amo i Ramones, Screeching Weasel eccetera non mi aspetto null’altro di qualcosa che me lo ricordino, perché per tenere vivo un genere sempre fresco nella sua ripetitività non c’è bisogno di reinterpretare, ma di replicare creando emozionabilità.  Entrando nello specifico dei pezzi di questo secondo album, è paradossale denotare quanto sia percepibile una piccola evoluzione a livello di maturità compositiva, il disco ha in se l’immensa potenzialità di essere riascoltabile nel tempo, facendo sedimentare a livello mnemonico la melodicità dei pezzi. Quell’ingrediente che ha Dookie, per capirsi. Most Beautiful girl, primo singolo, è il pezzo pop punk perfetto. Il resto del disco come immediatezza scorre bene, unica mezza caduta è una Weirdo che prende eccessivamente spunto dagli Weezer. Per quanto concerne i testi restiamo, direi a dovere, nell’ambito di contenuti adolescenziali definiti, capaci di esprimere una spensieratezza e un clima school nel modo che ci si aspetta. E se si vuole altro basta cercarlo altrove.
Manca di vedere quale sarà l’evoluzione e il percorso di sti ragazzi. Per ora il pollice su, in piedi, col braccio alzato.

Recensore: ale picca

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *