Med.use – Le cose che

Riccardo, Ezio ed Enrico, in arte i Med.use, hanno una certa urgenza. Chiusa in una scatola.
Con l’Album “Le cose che” i Med.use hanno iniziato a tirare fuori alcune emozioni contenute – a stento – nella “scatola sonora del tempo dei ricordi”, ma non sono ancora del tutto sicuri di ciò che sono e di quello che che vogliono condividere con noi, pubblico di ascoltatori.
“Le cose che”, undici brani fermi alla musicalità anni 90. Una vocalità associabile ai primi Timoria, quando ancora Renga regnava, echi di Marlene Kuntz nelle espressività d’insieme, così come, nei testi, appare un velo di somiglianza alla “cupezza, interiorità e contrasto” dei primi Litfiba.

Sonorità ed emozioni non riescono ancora a far tremare il cuore, che rimane curioso, in attesa di qualche nuova dimensione discografica. Che ancora non c’è. Così come manca una granitica amalgama equilibrata. Il suono è piuttosto acerbo e con poca personalità distintiva. Ma l’attitudine c’è. Per essere una Band al completo, compatta, sicura ed espressiva ci vuole pazienza (ma non troppa), lividi, brividi, polmoni pieni di esperienze condivise. Sul palco. Sotto al palco. Nella vita. Insieme. L’importante è non mollare mai la presa, tenere botta alle intemperie, senza perdersi per strada.

I Med.use sono: Riccardo Pes -Voce, Chitarra, Elettronica- Ezio Usai -Basso, Voce- Enrico Buttafuoco -Batteria-

01. 5 agosto
02. Meduse
03. La tecnologia
04. Lo scoglio
05. Avrei
06. L’ansiogeno
07. Le cose che
08. L’acromata
09. Piombo
10. Aria
11. Strumental

a cura di: Laura& Max – Mindthesound!

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