Minnie’s – Evviva Manifesto

Tre anni per riempire i bagagli di nuove idee, nuove influenze musicali e altrettanti stimoli artistici. Tre anni per continuare a ricordarsi da dove provengono e dove affondano le proprie radici. Tre anni dal loro ultimo lavoro discografico, un EP dal titolo Lettere Scambiate. E dopo cinque album all’attivo, una carriera più che ventennale, tornano senza perdere un briciolo del loro lustro i Minnie’s, band dell’underground milanese che vanta il traguardo di essere una delle band più longeve nel panorama della musica indipendente nostrana. Esce il 22 novembre per La Valigetta, Evviva Manifesto, album he già dal titolo porta inscritta tutta l’essenza programmatica di una  dichiarazioni d’intenti che si ritrova sviscerata al suo interno traccia dopo traccia.

Partendo già dal pezzo opener della tracklist, “Cicale”, pubblicato come primo singolo per anticipare l’uscita dell’album, si può ravvisare verso quale direzione  ci condurrà il loro manifesto. Il pezzo raccoglie, infatti, le redini della loro passata discografia ma inizia a discostarsi da essa in maniera graduale, virando verso una dimensione più distesa e melodica rispetto alle influenze più marcatamente punk/hard rock dei lavori precedenti. La nuova dimensione verso cui si addentrano diventa poi ancora più evidente con la seconda traccia (e anche secondo singolo estratto), “Che segreti hai”, dove si scorgono bene le ambientazioni shoegaze e i tappeti di synth che andranno poi a costituire una caratteristica pressoché costante lungo tutto il disco.

L’ossatura che permea questa loro rinnovata sonorità, però, passa anche attraverso il cantautorato italiano degli anni ’80. Molto belli, a tal proposito, i pezzi impreziositi dalla presenza di due featurig d’eccezione: uno con il pluristrumentista Enrico Gabrielli (membro, tra gli altri, dei Calibro 35 e Afterhours) che ritroviamo qui ai fiati in “Volare” e “Fenice”, e l’altro con Tatè Nsongan alla voce in “Dovunque”.

Nel descrivere il mutamento che hanno visto compiersi dal punto di vista ritmico nella loro identità musicale, in relazione anche all’evoluzione dei diversi apparati tecnologici di trasmissione musicale che hanno accompagnato questo ventennio, i Minnie’s utilizzano una metafora legata al mondo della resa visiva che è molto azzeccata: guardare il 2019 in 4k con la consapevolezza di chi è partito col VHS. Questo il manifesto che intendono promuovere, con tutta la carica di una band che ha saputo reinventarsi senza mai perdere di vista le proprie origini.

Con un po’ di rammarico per la perdita di alcuni tratti che avevano contraddistinto i loro lavori precedenti, riconosciamo che si tratta comunque di un lavoro ben arrangiato, risultato del lavoro certosino di musicisti di vecchio stampo che hanno però gli occhi proiettati verso, si spera, altri venti e più anni di musica.

 

Tracklist:

  1. Cicale
  2. Che segreti hai
  3. Breve
  4. Da qui
  5. Dovunque
  6. Cordillera
  7. Il posto a fianco al mio
  8. Volare
  9. Fenice
  10. Buoni a conoscersi
  11. Un ragazzo e una ragazza
  12. Il grande inverno europeo

 

A cura di: Francesca Mastracci

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