Motherpearl – The motherload

Tracklist:
01. Showstarter (Feat. Mathias "IA" Eklundh)
02. Posterboy
03. Silver spoon
04. Ropes and dreams
05. Sooner or later
06. Supervisionary Man
07. Waste my time
08. Voodoo queen
09. Simon Says (Feat. Paulo Mendonca)
10. New home
Dalla Svezia con furore, la band di Gothenburg arriva a tirarci su dal torpore quotidiano con le loro buone iniezioni di funk e hard rock. Anzi, a sentir loro sarebbero una band funk rock tout court, ma francamente chi si aspetta qualcosa tipo i Red Hot Chili Peppers resterà alquanto deluso.
Con quasi due anni di registrazione sulle spalle, The Motherload vorrebbe presentarsi all’ascoltatore come qualcosa che è valso il sudore e il sangue buttatoci. Francamente, pure col massimo della comprensione, non c’è tantissimo per cui sperticarsi sul loro primo lavoro. Vero che la tecnica e la produzione sono indiscutibilmente professionali, ma Motherload sembra mancare spesso di anima e grinta. Mentre Silver Spoon avanza con sicurezza e mette insieme pure un ritornello orecchiabile (tra l’altro è stata registrata nel 2010), l’apertura con Showstarter non riesce a esaltare come dovrebbe il primo pezzo di un album del genere. In realtà i nostri sembrano voler seguire le orme di altre band scandinave di altri decenni, tipo gli Europe, proponendosi più per un pubblico maturo che giovincello.
Altro ottimo indizio in questo senso è l’immancabile ballatona di stile, Sooner or Later, arricchita da violini ed emozioni come se piovesse. Decisamente dimenticabile.
Supervisionary Man, invece, sembra davvero uscita da un album anni novanta degli Spin Doctors, se ancora qualcuno se li ricorda…
Motherload è un album professionale e piacevole, ma non ha nessun pezzo che vi tornerà in mente dopo qualche ascolto, se siete dei quarantenni nostalgici è sicuramente quel che fa per voi…

Recensore: Damiano Gerli

6.0

Voto 6

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