Neck Deep – Life’s Not Out To Get You

I Neck Deep tornano con un nuovo album a tutto pop punk, composto da 12 tracce dai ritmi frenetici, con tutta la grinta punk e un’orecchiabilità e immediatezza che li spinge verso il pop e il commerciale.

Nel complesso è un lavoro che si ascolta molto volentieri, con un’ottima produzione e un bel ritmo, la prima canzone che colpisce è “Can’t Keep Up The Roots” con melodie e costruzioni più originali anche se tendenti al pop. Molti hanno avvertito le influenze di Blink 182, altri dei Green Day. Sicuramente queste band fanno parte dello stesso filone, ma ognuna di loro ha saputo interpretare il genere con carattere e caratteristiche proprie. Melodicamente sono forse più pop i Neck Deep, ma Blink 182 e Green Day sono riusciti ad andare oltre, facendosi apprezzare da un pubblico più vasto. I Neck Deep con questo album mostrano di poter comunque competere con altri grandi band del pop punk, sicuramente ai puristi del punk questo lavoro può sembrare troppo commerciale, ma è anche un genere che riesce a far vivere il punk al di fuori del tempo e dello spazio.
Non è una band da ragazzine dodicenni come qualcuno potrebbe pensare, le strizzatine d’occhio al pop non sono sufficienti per farne un album di basso livello. La sezione ritmica così veloce e potente non fa parte della cultura mainstream da boy band, ma di un pubblico che si avvicina al punk senza arrivare all’hardcore delle origini. I Neck Deep hanno mantenuto le promesse degli esordi e sono riusciti a creare un lavoro di qualità, ma che nello stesso tempo mostra la crescita nella composizione sia melodica che dei testi. Non ci hanno deluso.

L’album pecca forse di varietà compositiva, la band, dopo aver trovato la formuletta per questo lavoro, l’ha mantenuta in tutti i pezzi. Per un leggero cambio bisogna arrivare a “December”, brano molto adolescenziale e dolce con seconda voce/coretto, ma che spezza il ritmo e riporta alta l’attenzione sull’ascolto. Nessuna sorpresa, ma nemmeno delusione. Promossi.

01. Citizen of Earth
02. Threat Level Midnight
03. Can’t Keep Up The Roots
04. Kali Ma
05. Gold Steps
06. Lime St.
07. Serpents
08. The Beach Is for Lovers (Not Lonely Losers)
09. December
10. Smooth Seas Don’t Make Good Sailors
11. I Hope This Comes Back to Haunt You
12. Rock Bottom

Recensione a cura di: Valentina Ferrari

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