No Chrome – Feel The Rust

Amore viscerale per le schitarrate rock’n’roll e per le scariche prepotentemente hard rock: questo uno dei requisiti fondamentali da mettere in zaino se si decide di partire nel viaggio in moto insieme ai centauri cuneesi No Chrome. Lo scenario sonoro che intavolano con il loro nuovo album, Feel The Rust (uscito per Hellbones Records), è un tripudio di sonorità heavy desunte direttamente dall’era d’oro dell’hard e heavy rock di vecchio stampo (Lynyrd Skynyrd, Jane’s Addiction, Motörhead) con sezioni ritmiche ben marcate, riff graffianti e una voce dal timbro potente.

La band che, difficile a dirsi se non lo so si sapesse, è un prodotto tutto made in Italy ed ha anni di gavetta alle spalle. I No Chrome nascono infatti nel 2009 dallo smembramento dei Rabbit Kill Again, nome che dà il titolo ad uno dei pezzi presenti nell’album, riproposto anche nella versione live in studio come hidden track di “Masterpieces of Rock’N’Roll”. Le dieci tracce di cui si compone l’album procedono tutte veloci e carice, senza tentennamenti, con i soliti stop-and-go a ripetizione caratteristici del genere, i vari bombardamenti di batteria e basso che si avviluppano attorno ai fraseggi di chitarre infuocate, snodandosi tra capitoli più heavy (“Drink Before You Die”, “Godzilla”, “Carburator”, “Motor Pinball”) e capitoli più radio-friendly-ma-non-troppo (“Summer Boobies” e l’irriverente traccia opener “Burning Nipples”).

Un album che certo non stravolge per il suo potenziale innovativo, ma a volte va bene anche così, rispolverare la buona vecchia scuola rock che ha fatto la storia. Certo un briciolo di piglio personale in più non sarebbe guastato e forse avrebbe fatto la differenza, ma comunque dal punto di vista compositivo ed esecutivo Feel the Rust tira dritto e possente come un macigno. Convincenti!

 

Tracklist:

1.Burnin Nipples

2.Drink Before To Die

3.Godzilla

4.Carburetor

5.Summer Boobies

6.Rabbit Kill Again

7.Raise Your Hate

8.Motor Pinball

9.Bleeding On The Rockfalls

10.Masterpiece Of Rock’N’Roll

 

A cura di: Francesca Mastracci

7.0

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