Open Zoe – Pareti Nude

Gli Open Zoe sono una band vicentina che sulla carta ha una formazione recente, nella realtà le strade dei membri si sono incrociate più volte, in altre formazioni e in altri progetti, fino ad unirsi per diventare Open Zoe. Loro si definiscono post punk-wave, shoegaze, elettronica. Da poco hanno pubblicato il loro primo album, “Pareti Nude”, composto da 11 tracce cantate in italiano dalla voce di Dionisia Lo Cascio.

Il loro sound arriva dagli anni Ottanta, ma nello stesso tempo risulta essere molto moderno, è un genere che richiama quelli in voga adesso, quindi una rivisitazione del passato in chiave indie-rock-pop. E’ uno di quei dischi che ti sembra di aver già sentito da altre band, dall’ascolto complessivo non emergono particolari innovazioni o caratteristiche fuori dall’ordinario.
Suoni scarni per dare spazio alla bella voce di Dionisia, preponderante la sezione ritmica a supporto delle storie malinconiche che ci racconta la cantante. Tutto riporta al titolo dell’album, “Pareti Nude”, come nude sono le malinconie e le parole usate per parlare di argomenti forti, la chitarra sporca rende tutto ancora più crudo, un lavoro semplice e diretto.
Buona la produzione, i suoni, i testi e la voce, ma nel complesso non ho trovato un brano forte in grado di trascinare l’intero disco, è un lavoro troppo in linea con altri album dello stesso genere, decisamente ben fatto e di qualità, ma un pochino penalizzato dalla mancanza di coraggio e di qualche estremismo stilistico.

Ascoltarlo tutto di fila non è facilissimo, è sicuramente gradevole, ma troppo equilibrato e non sempre ci si accorge del passaggio tra un brano e l’altro. Buona partenza, ma leggermente insapore, ci sono spunti di qualità che devono essere maggiormente sviluppati per dare più carattere e colore alla produzione. Probabilmente il pubblico apprezzerà molto “Pareti Nude”, in linea generale l’indie-rock-alternative-pop riscuote un certo successo perché non è impegnativo come altri generi, è tutto e niente, permette alle band di cambiare influenze di album in album e permette al pubblico di non schierarsi per un vero e proprio genere.

01. Corde
02. Cara
03. Popcorn
04. Fuori
05. Colori
06. Ognivolta
07. Caos
08. Ottobre
09. Lucilla
10. Universale
11. Colori (al quadro)

Recensione a cura di: Valentina Ferrari

6.0

6 6

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