Paranormal – Alice Cooper

Se si dovesse definire il nuovo album di Alice Cooper con un unico aggettivo, questo sarebbe “impeccabile”. E non tanto perché la leggenda del rock, al secolo Vincent Damon Furnier, compia con esso un lavoro privo di pecche ma perché, ad oggi, passata da un po’ la soglia dei settanta, Cooper è in grado ancora di confezionare un album degno dei lavori precedenti che lo hanno consacrato come un’icona di fama mondiale. Certo, non che Paranormal sia composto di sole perle che spiccano in modo particolare per originalità, ma perché riesce comunque proprio nella sua essenzialità rock’n’roll più genuina a regalare all’ascoltatore tutta l’essenza dello stile cooperiano, senza troppe ricercatezze, ma pieno di carattere e personalità. Una commistione tra hard e glam dal sapore un po’ vintage e uno sguardo che continua ad essere puntato verso il sound degli anni ‘70, con un pizzico di psichedelia e sinuose derive rockabilly a venarne i contorni.

A contribuire alla sostanza di quest’album, figura anche un cast di musicisti di alto livello quali Billy Gibbons dei ZZ Top alle chitarre (nei pezzi “I’ve Fallen In Love” e “I Can’t Get Up”) e Larry Mullen, batterista degli U2 (presente nella realizzazione dell’album in quasi tutta la sua interezza). Tornano anche alcuni dei membri storici della Alice Cooper Band: Neal Smith, Michael Bruce e Dennis Dunaway, ed è così che l’operazione amarcord verso il classic rock di inizio carriera trova il suo effettivo compimento.

Le dieci tracce che compongono la track-list sono introdotte dai corposi riff di chitarra del brano da cui prende il nome il disco, che già in apertura gettano le basi per i tappeti sonori massicci di cui si compone l’album. Un misto di linee melodiche più blues e funkeggianti (“Dead Flies”, “Fallen in Love”, “Dynamite Road”) che si incastonano ad atmosfere più fitte e a tratti stoner (“The Sound of A” e “Paranoic Personality”, “Fireball”) e vengono inframmezzate con schitarrate sferzanti old-style (“Psychedelic Public Breakdown”, e “Fireball” con tanto di clapping e voce filtrata).

La ciliegina sulla torta è inoltre un secondo cd che si collega al primo e sembra ripercorrere la carriera di Cooper più marcatamente devoluta all’assetto rock anni ’70 con sonorità elettriche e hard. Oltre le prime due tracce (“Genuine American Girl” e “You and All of Your Friends”) completano la lista altri sei brani registrati live.

Niente da ridire. Forse più commerciale, forse più ripetitivo. Sì, ma solo forse. Perché l’ascolto raggiunge alti livelli di godibilità e si sente una struttura portante che non ha nulla da invidiare ai primi lavori. Cooper resta sempre e comunque un maestro che non vuole dismettere gli abiti da rocker. E ci riesce in pieno. Chapeau!

 

 

TRACKLIST:

CD1

  1. Paranormal
  2. Dead Flies
  3. Fireball
  4. Paranoiac Personality
  5. Fallen in Love
  6. Dynamite Road
  7. Private Public Breakdown
  8. Holy Water
  9. Rats
  10. The Sound of A

 

CD2

  1. Genuine American Girl
  2. You and All of Your Friends
  3. No More Mr. Nice Guy – Live in Columbus
  4. Under My Wheels – Live in Columbus
  5. Billion Dollar Babies – Live in Columbus
  6. Feed My Frankenstein – Live in Columbus
  7. Only Women Bleed – Live in Columbus
  8. School’s Out – Live in Columbus

 

A cura di: Francesca Mastracci

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *