Phomea – Annie

Un cantautore trasversale, si potrebbe definire anzi un outsider. Questo è quello che sembra immediatamente Phomea, al secolo Fabio Pocci, dopo l’ascolto accurato del suo più recente lavoro, che prende il nome da quello di sua madre, “Annie”. La donna è venuta a mancare prematuramente e di fronte ad una tragedia del genere ciascuno reagisce a suo modo; Phomea ha reagito invocando il sacro potere consolatorio, o meglio esorcizzante, dell’arte e della musica, sprigionando il suo dolore attraverso queste undici composizioni che danno un nuovo significato al cantautorato indie italiano prendendo in prestito qualche idea da altri outsider della musica, preferibilmente americani e preferibilmente legati agli anni Novanta, un nome su tutti potrebbe essere quello di Daniel Johnston. Pocci infatti non ha una gran voce ma il suo timbro è particolare e si identifica subito in mezzo a mille altri, inoltre la sua voce è perfetta per emettere i suoni strazianti del dolore, le urla laceranti che provengono dalla rievocazione di sensazioni e storie realmente vissute, rivestendosi di parole incisive, talvolta più taglienti altre volte più intime, altre volte ancora legate a ricordi del passato che riaffiorano e che l’artista coglie facendone un bouquet di immagini, diapositive di momenti felici che si vuol tenere stretti nella propria memoria perché è necessario per andare avanti.

Singolare la scelta di cantare nove pezzi in italiano (le canzoni centrali) mentre la traccia d’apertura e quella di chiusura sono in inglese: probabilmente il motivo è legato al suono delle diverse lingue ma pur essendo una scelta poco comprensibile va a confermare ancora una volta lo spirito libero, da vero outsider, di questo cantautore che non segue le regole ma solo la propria ispirazione.

Il genere musicale di Phomea è fondamentalmente l’indie rock, ovvero quel rock ruvido e carico d’energia che però si esprime attraverso suoni diagonali e lo-fi. La sua formula è comunque impregnata della sua firma, di quello che si potrebbe definire il suo “stile”, tanto da fare di questo artista uno di quei casi che o si amano o si odiano. Chi ama la musica spontanea che nasce dall’anima e spara in faccia le proprie emozioni senza filtri amerà senza remore la proposta originale del cantautore toscano; chi invece guarda più alla qualità delle registrazioni, cerca suoni plastici e levigati e melodie leggere che non graffiano e non fanno sanguinare, probabilmente non riuscirà a farsi conquistare da queste canzoni così vere e in alcuni casi potrebbe addirittura esserne infastidito. Quel che è certo è che la musica di Phomea non lascia indifferenti e questo non è poco.

 

Tracklist:

1. Annie
2. Solo aria
3. Carnefice
4. Non ho memoria
5. Piazze in festa
6. Ho paura di te
7. Battito regolare
8. Gravità
9. Mi manca un gesto
10. Santa Maria Elettrica
11. Don`t look back

 

A cura di: BOBO BIANCONI

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