Pietro Berselli è un cantautore di origini bresciane e di adozione padovana che decide di dar vita al suo progetto solitario nel 2014. Ha da poco pubblicato un Ep di quattro tracce cantate in italiano, solo chitarra, voce, qualche timpano di accompagnamento. Queste tracce verranno poi inserite nel primo Lp dell’artista, ma non più in versione solista, ma con accompagnamento da parte della band.
A me in linea generale i cantautori non piacciono particolarmente e ammetto che nemmeno Pietro Berselli riesce a farmi cambiare idea. I brani che ha composto sono abbastanza belli e intensi, i testi profondi, ma accompagnati da questa musica sembrano più diventare un lamento. Non ho mai concordato sul concetto che l’intensità del messaggio debba necessariamente essere abbinata a musica malinconica. Nello stesso tempo la produzione è buona e Piero Berselli lascia comunque traccia con questo lavoro. Forse la composizione pecca di mancanza di originalità e forza, ma complessivamente ha i suoi meriti per questo Ep. Il suo genere è un post-rock molto tranquillo e semplice.
Il cantautorato rimane sempre un genere che rischia di soffocare nell’immenso mare indie del nulla, emergere è difficile e dopo aver ascoltato una volta i brani non mi è venuta voglia di ascoltarli una seconda. Si tratta di un mio limite su un genere che non mi ha mai entusiasmata o coinvolta. Probabilmente ascolterò di nuovo questa produzione quando uscirà in versione completa di band per vedere se il supporto di altri strumenti riesce a darmi qualcosa di più che in versione minimale e pulita.
Tracklist:
- Mediterraneo
- Quanti anni hai
- Brindisi
- Debole (senza regole)
Recensione a cura di: Valentina Ferrari
Riferimenti: Bandcamp
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