
Red Lines, duo bresciano di Psych Pop/Rock, composto da Marianna Pluda e Simone Apostoli (al live si aggiungono Riccardo Cola alla batteria, Andrea Busi al basso). Il loro lavoro è un EP di 4 brani totalmente autoprodotto, arriva dopo un primo EP di successo, in questo si sono avvalsi dell’importante collaborazione di Mulai (bruno Zani) per il remix di “Drowing”.
Voci e sound di stampo internazionale, così come la produzione, difficile riuscire a collocare questo lavoro in ambito italiano e strano che questi due artisti non abbiano ancora ricevuto offerte da etichette, può anche essere che abbiano deciso di fare tutto da soli, anima e suono pop vs attitudine punk latente.
I pezzi sono diversi tra di loro, facili, puliti, diretti, sicuramente pop e leggermente commerciali, ma anche pensati e calibrati per arrivare ad un lavoro di qualità. Si inseriscono forse nel calderone dell’indie rock/pop, ma lo fanno in modo ragionato, i palchi per esibirsi sono i soliti noti del solito giro delle solite band dei soliti due o tre personaggi che stanno imponendo i gusti nel settore indie, ma almeno riescono a distinguersi e fanno musica leggermente distante dalle linee guida del manuale dell’indie convinto.
Promossi, ma in attesa di avere altro materiale da ascoltare e di vedere come riusciranno a muoversi nel settore, se cadranno nel “sono così indie” o se riusciranno a non piegarsi alle leggi dell’indie (che a volte sembra tanto mainstream per poveri).
Tracklist:
- Colder
- Give you up
- Control (reprise)
- Drowing (Mulai Remix)
Recensione a cura di: Valentina Ferrari
Riferimenti: Profilo Ufficiale Facebook
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