Sick Tamburo – Senza Vergogna

Tracklist:

01. Qualche volta anch’io sorrido
02. Prima che sia tardi
03. L’uomo magro
04. Quando bevo
05. Il fiore per te
06. Niente ti dipinge di blue
07. Ho bisogno
08. Se muori tu
09. Ti amo (solo quando sono solo)
10. Pensiero

In che misura si può parlare dei Sick Tamburo prescindendo dal loro "ingombrante" passato? Nel pensare questa recensione me lo sono chiesto diverse volte. Innegabilmente, sia dal punto di vista stilistico che da quello sonoro, il passaggio è una netta e decisa evoluzione, tuttavia da altri punti di vista i due ex Prozac+ sono rimasti decisamente attaccati alla loro eperienza precedente, con risultati non sempre soddisfacenti.

La maturità ha sicuramente portato una maggiore consapevolezza nei propri mezzi e di conseguenza la ricerca di uno spirito compositivo più articolato e meno legato ai dogmi punk degli inizi: ne sono un esempio pezzi come "Qualche volta anch’io sorrido", veloce e ben costruito o "Se muori tu", dal sapore nettamente post-punk, stile Cure o Joy Division insomma. In altri casi la le liriche risultano estremamente provocatorie, ma la sensazione è che siano più frutto di una certa esperienza nello scrivere liriche provocatorie piuttosto che di una reale voglia di provocare ("Ti amo (solo quando sono solo)", "Quando bevo"), inoltre questo disco risente spesso delle non eccelse capacità vocali di Accusani, che si accolla completamente la sezione vocale, a differenza dei lavori precedenti dove cantava principalmente la Imelio.

"Senza Vergogna" è un album non inquadrabile in un solo genere che fatica un po’ a trovare un’identità precisa. I diversi stili di rock selezionati dal gruppo alla fine producono un album movimentato e veloce, ma che difficilmente avrà lo stesso impatto che ha avuto, 5 anni fa, l’esordio omonimo.


Recensore: Pucc

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