Smrtdeath – Somethjngs Wrong

Probabilmente l’aggettivo più effettivo con cui si potrebbe descrivere il progetto dell’emo-trapper canadese Smrtdeath è ‘fluido’, ma anche ‘slegato’ renderebbe bene l’idea. Al secolo noto anche come Mike Swkwark, Smrtdeath è riuscito a creare dal 2017 (anno del suo esordio discografico con Sethany) un sound abbastanza riconoscibile all’interno del mare magnumdell’emo-trap di ascendenza pop-punk che proprio in questi anni è esploso in maniera esponenziale.

Il suo ultimo disco, Somethjngs Wrong (uscito lo scorso novembre via Epitaph) è il risultato dello stratificato palinsesto musicale ed identitario che il cantante riunisce sotto la sua figura. E basta osservare la copertina per rendersene conto e comprendere il modo in cui riesce a far coesistere delle dualità che finiscono per compenetrarsi. La cover ritrae infatti il volto di Mike che fissa con decisione la camera ed è diviso in due parti di cui una nuda, più mascolina, e l’altra truccata sulle tonalità del rosso, più femminile (stando alle definizioni che i tradizionali canoni di genere attribuiscono ai concetti di ‘maschile’ e ‘femminile’). Quest’approccio gender-fluid viene riflesso anche dal punto di vista sonoro, imbastendo un sound eterogeneo e creativo che fonde hip-hop, emo, trap, pop e zampilli punk.

Si passa con naturalezza da flow morbidi o addirittura segnati da un’indigenza formale ridotta a pochi essenziali fraseggi di chitarra acustica (“Headed To My Funeral” e “Still Can’t Hate You”con il feat di Goody Grace)fino ad arrivare a campionamenti sintetici super ritmati che vorticano attorno alla ripetizione ossessivo-anthemica di partiture sbrigliate (particolarmente d’effetto in questo sento sono i pezzi in cui compare il feat con lil aaron: “Lights Off” e “She Told Me To Kill Myself”).

Il pezzo che però spicca più di tutti nella tracklist è senza dubbio la traccia finale “Nothing’s Wrong”, realizzata a quattro mani con il fondatore di Epitaph, nonché co-fondatore dei Bad Religion, Brett Gurewitz: una carezza acustica che nell’outro esplode letteralmente in una catarsi ritmica dalle punte granitiche.

Tra morbidezza ed elettricità, Smartdeath traccia un racconto onesto e genuino incentrato sul suo percorso di accettazione. Nulla di particolarmente memorabile o originale, certo, ma comunque ben assemblato.

 

Tracklist:

1. Don’t Love Me
2. Lights Off (feat. lil aaron)
3. I Feel Rich
4. Waste My Time (feat. belis)
5. SICC
6. Back With Me
7. She Told Me To Kill Myself (feat. lil aaron)
8. Headed To My Funeral
9. Too Far Gone
10. Still Can’t Hate You (feat. Goody Grace)
11. Nothing’s Wrong

 

A cura di: Francesca Mastracci

7.0

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