Steve Gunn, nuovo video

Steve Gunn condivide il video per il nuovo singolo “Vagabond”. Il nuovo album The Unseen In Between è disponibile dal 18 gennaio su Matador.

 

Dopo aver pubblicato i singoli “New Moon” e “Stonehurst Cowboy”, oggi Steve Gunn condivide il terzo brano tratto dall’album The Unseen In Between, in uscita il 18 gennaio su Matador, intitolato “Vagabond” come il film di Agnes Varda, il film preferito di Gunn. “Vagabond” potrebbe essere la colonna sonora di un racconto breve di Denis Johnson o un’opera teatrale di Sam Shepard, con il suo ricco cast di personaggi le cui vite sono andate alla deriva, come Mona che “camped out in a graveyard” e  Jean-Pierre che “came from the road, his artwork remains unsold.” Accompagnato dalle meravigliose melodie di Meg Baird, il brano è una riflessione su questi tempi inesorabili, un’ode a coloro che scappano di casa, ai vagabondi e ai senzatetto che cercano di far quadrare i conti.

Jason Evans ha diretto il video che accompagna “Vagabond” e che include elementi grafici di Stephen Powers. Si tratta di un video in bianco e nero con un’ atmosfera senza tempo e con l’allestimento grafico di Richard Avedon e David Bailey. L’intimità si presta bene all’impeccabile lavoro di chitarra di Gunn, con le riprese in primo piano delle dita che incantano i tasti dello strumento.

A fine gennaio Steve Gunn partirà per un tour in supporto al nuovo album. Scopri tutte le date sul sito ufficiale

Per oltre dieci anni, Steve Gunn è stato una delle figure più importanti della musica americana, evocando paesaggi sonori psichedelici e immersivi sia live che in studio, pubblicando album solisti finiti nelle posizioni più alte delle classifiche di fine anno e collaborando con artisti del calibro di Mike Cooper, Kurt Vile e Michael Chapman (il cui ultimo album è stato prodotto da Steve). I testi del suo quarto album, The Unseen In Between, evocano viaggi, tempeste (vere ed emotive) e un ricco cast di personaggi incontrati sulla via – il lavoro di un artista che trova calma nel bel mezzo di una tempesta. Prodotto dal collaboratore James Elkington e lavorato in studio da Daniel Schlett, l’album vede Steve Gunn riconfermato nel pantheon dei grandi cantautori di questa era.

 

 

www.steve-gunn.com

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