The Dandy Warhols – Why you so crazy

I Dandy Warhols nascono nel 1994 e arrivano con Why You So Crazyal loro 10° album in studio e 25 anni di attività, con una formazione pressoché immutata nel tempo, eccezion fatta per un solo membro della band.

E quale modo migliore per celebrare un traguardo così, se non proclamare, nel caso qualcuno ancora non se ne fosse accorto, attraverso la propria totale libertà artistica, il proprio assoluto essere svincolati da etichette di genere e dal dovere di ascrivervi i propri prodotti musicali?!

Quest’ultimo LP è l’apoteosi dell’assenza di un fil rouge sonoro che connetta le tracce che lo compongono e insieme la dimostrazione che non sempre ciò è necessario perché l’insieme finale risulti perfettamente credibile e coerente, pur nella slegata unicità dei singoli pezzi.

Che poi, a voler ben guardare, un concept musicale in quanto tale, forse è vero, manca, ma un certo richiamo e dichiarazione d’intenti artistica, nella maniera più ampiamente intesa, non è assente del tutto. Ce lo annuncia fra le righe Fred & Ginger, un’apertura dal sapore antico, vintage, che sa di primi decenni del secolo e romantica bellezza e che, in qualche modo, risulta come un piccolo manifesto di ciò che il gruppo si propone di fare con questo disco.

Con questa intro è come se la band, dal normalissimo nulla in cui ci trovavamo, ci catapultasse in un “Alleniano” Midnight in Parissonoro e, sulla scia delle icone delle avanguardie artistiche, creasse un album  dal sapore cubista, nel modo di giustapporre generi ed epoche musicali tanto differenti fra loro, con sfumature futuriste, quando lascia che il puro suono, ben affidato ai synth, produca stranianti, repentine e istintive reazioni nell’ascoltatore e, perché no, con qualche tocco dadaista qua e là, nel suo andare contro un sistema impostato di costruzione e fruizione degli album.

Non resta a questo punto che lasciarsi trasportare dal flusso sonoro e abbandonarsi a questo disco di 12 pezzi, ma che scorre via veloce, in un’oggettiva piacevolezza di ascolto. Ciò senza che ci debba essere impegno, ma anzi meglio se accogliendo quel senso di profonda leggerezza che il disco stesso gradevolmente amplifica.

Si arriva infine così a capire la più comune descrizione in cui ci si possa imbattere online di band “alternativa”. E infatti i Dandy Warholsalternativi lo sono sì, ma allo status quo, alle definizioni a prescindere, a fare “come si deve” (o almeno si dovrebbe) e li ringraziamo per questi 25 anni passati ad affermarlo, tanto quanto siamo pronti ad altri 25 non da meno.

 

Tracklist:

  1. Fred ‘n’ Ginger
  2. Terraform
  3. Highlife
  4. Be Alright
  5. Thee Elegant Bum
  6. Sins Are Forgiven
  7. Next Thing I Know
  8. Small Town Girls
  9. To The Church
  10. Motor City Steel
  11. Forever
  12. Ondine

 

A cura di: Daniela Raffaldi

 

8.5

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