Live report The Flatliners

L’Honky Tonky di Seregno è uno di quei locali che fa sempre tanta buona musica dal vivo e riesce anche proporre gruppi internazionali di un certo livello. I canadesi “The Flatliners”, sono trentenni, ma come gruppo suonano assieme da ben quindici anni senza mai aver avuto bisogno, o necessità, di cambiare formazione. Hanno alle spalle cinque album tre con l’iconica Fat Wreck Chords, centinaia di concerti e negli ultimi anni hanno sempre fatto qualche tappa in Italia. Si è creato quindi un certo zoccolo duro di fan che popola i loro live e lo si capisce bene dai messaggi sull’evento facebook: gente che chiede passaggi dall’Emila, macchinate dalla Liguria, tutti verso Seregno per l’unica tappa italica di questo tour, una serata all’insegna del punk rock. Le porte dell’Honky Tonky si aprono presto, poco dopo le 21.00 salgono sul palco i “Not Scientist” che iniziano a scaldare il pubblico mentre il locale pian piano si riempie. Il loro è un punk rock stile californiano che mette di buon umore soprattutto con una birra in mano e in pochi senza aver letto la loro bio direbbe che siano un gruppo francese di Lione.

Quando salgono sul palco i “Prawn” il pubblico ha già iniziato a riempire lo spazio sotto il palco, spuntano anche i primi fotografi parte qualche spintarella e accenno di pogo. Prima che finisca la band americana l’Honky Tonky si è riempito; breve pausa, poi luci spente e salgono sul palco i “The Flatliners”. Un minuto di intro in crescendo, qualcuno inizia ballare, ancora pochi cantano. Si inizia con “Mammals” prima traccia del nuovo album “Inviting Light”. Non essendo una delle tracce più note, né promosse con video, la scelta ha un senso particolare, quasi a voler affermare: “questo è quello che siamo adesso”. Con il loro ultimo album hanno infatti cambiato sonorità, oltre che etichetta, andando verso uno stile meno aggressivo e più alternative rock.

La maggior pare del pubblico sembra rimanere un pò in attesa, anche perché il sound risulta un pò ovattato, non particolarmente equilibrato.

Bastano pochi accordi del secondo pezzo però e i fan diventano un fiume in piena. Parte “Eulogy” uno dei brani più apprezzati della band e che spesso veniva messo in chiusura ai loro concerti. Ora è difficile trovare qualcuno che non canti, balli o poghi incurante della birra altrui. Il concerto diventa una lunga festa, all’Honky Tonky non ci sono transenne né sicurezza aggressiva, e il pubblico riesce a divertirsi senza esagerare.

In scaletta parecchie canzoni dall’ultimo album “Inviting Light” come è giusto che sia in un tour promozionale, ma tante anche da “Cavalcade” e “Dead Language”, gli album più recenti. Non potevano mancare “Hang My Head” e verso il finale “Indoors” i brani da cui sono stati fatti gli ultimi video, pubblicati pochi mesi fa.

Il concerto si chiude con “Caskets Full” anche se il pubblico, come spesso capita, andrebbe avanti ancora un bel pezzo; è stata un’altra bella serata di punk rock organizzata da “NoReason Booking”. I fan hanno sicuramente apprezzato i nuovi pezzi, rimangono a lungo sotto il palco con la band che da Chris a Paul non si sottrae a foto e a qualche scambio di battute.

I “The Flatliners” sono un progetto in continua evoluzione e non hanno paura di archiviare il passato, anche se qualcuno sperava in pezzi da “Destroy to Create” e ha rimpianto un pò le origini più hardcore della band.

 

SCALETTA:

“Mammals”

“Eulogy”

“Ressurrection Of The Years”

“Hang My Head”

“Mother Teresa Chokeslams the World”

“Carry the Banner”

“Nicotine Lips”

“Birds of England”

“Human Party Trick”

“Count Your Bruises”

“Uncoditional Love”

“Sew My Mouth Shut”

“Monumental”

“Here Comes Treble”

“Indoors”

“Caskets Full”

 

A cura di: Stefano Aliprandi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *