
Dopo 4 anni dall’uscita di “Nel giardino dei fantasmi” esce “Inumani”, l’ultima fatica di studio dei Tre Allegri Ragazzi Morti. I tempi dello pseudo punk di “Ogni adolescenza”, col suo giro di basso martellante, sono lontani 15 anni e la band di Davide Toffolo ha ormai da molto iniziato a smussare gli angoli più duri della propria produzione, dunque non stupisce che “Inumani” sia sopratutto un album pop pieno di influenze esotiche e che risenta molto della produzione di Lorenzo Cherubini.
Il disco oscilla tra la calma di “Ruggero” e il rock di “La più forte”, passando per ballate come “Ad un passo dalla luna” e canzoni più spiccatamente pop come “L’attacco”.
Sono comunque molte le collaborazioni: quella con Vasco Brondi (aka Le Luci della Centrale Elettrica) in un pezzo reggeggiante dove spicca l’organetto e che probabilmente risulta il componimento più interessante del disco, oppure “In questa grande città (la prima cumbia)” in cui risuona inconfondibile la voce di Jovanotti e che a tratti ricorda il motivetto principale di Monkey Island.
Il disco è sicuramente molto valido, d’altronde non è un caso se i TARM sono in giro da ormai più di 20 anni, considerati come uno dei più importanti gruppi italiani non sono underground.
01. Persi nel telefono
02. In questa grande città (la prima cumbia)
03. E invece niente
04. Ruggero
05. La più forte
06. Ad un passo dalla luna
07. C’era una volta ed era bella
08. I miei occhi brillano
09. Libera
10. L’attacco
11. Disponibile
a cura di: Pucc
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