Quarto lavoro per la band Romagnola degli Using Bridge dal titolo “Floatin’ Pieces” che segue Sha-Whao (2004) “And I will be heard” (2012) e il live acustico “a Night in Acousticland”.
Il combo si cimenta in un buon stoner rock graffiato e ricco di adrenalina. Una chitarra aggressiva che sprigiona accordi grezzi su tracce come Amigdala, Velvet Sky, per citarne alcune andando poi a ripiegare su una linea più melodica ma sempre dalle intenzioni scure e profonde Floatin’ Pieces, Werewolves dove entra in gioco un bella linea di basso metallica che rende l’atmosfera anche più grintosa.
Un bagaglio di idee quello degli Using Bridge ampio e vario tanto da proporre anche soluzioni più lente e di pura matrice stoner Anymore. Un pò Pearl Jam, ma tanto Using Bridge, grazie anche ad una linea vocale che sostiene al meglio tutto il percorso, con l’ingresso di una sezione di archi che completa un quadro piacevole e ricco di spunti interessanti.
Stanchi forse di tutto questo bel frastuono, Floatin’s Pieces si congeda con una lento melanconico quasi straziante, minimale di efficace impatto acustico con la traccia God Knows. Stiamo parlando di una band attiva sulla scena musicale da più di quindici anni e dunque con tanta esperienza da vendere e che speriamo poter ancora riascoltare in un futuro veramente prossimo.
Tracklist:
01. Amigdala
02. Velvet Sky
03. Floatin ‘ Pieces
04. Werewolves
05. Anymore
06. Can Remember
07. Leave Your Skin
08. Run to you
09. God Knows
A cura di: Madness