Tracklist:
01. Sono ancora qui
02. Nuovo giorno
03. Con il tempo impara a sentire l’odore di rabbia
04. Violenza di strada = forse la meglio
05. Il giorno muore all’alba
06. Sotto ricatto
07. L’eternità di un attimo
08. Quel vuoto in te
09. Il paese degli uomini integri
Questa breve introduzione era necessaria ad introdurre questi 6 vicentini (ammesso che abbiano bisogno di un’introduzione, visto che suonano insieme dal 2008 e sono al secondo LP dopo l’esordio del 2010). La formazione prevede 2 voci che si rincorrono in maniera abbastanza continua principalmente rafforzandosi tramite cori reciproci, piùttosto che dividendosi i compiti tra strofa e ritornello.
"Radica" di per se rispecchia abbastanza fedelmente i canoni classici del Nu Metal: canzoni con ritmi serrati, chitarre distortissime e batteria molto presente ("Quel vuoto in te", "Con il tempo impara a sentire l’odore di rabbia"), Per quanto ci sia spazio anche per una ballata (se così si può definire) come "L’eternità di un attimo" e per un pezzo quasi ambient ("Il giorno muore all’alba") che alla fine serve sopratutto come collegamento tra le due metà dell’album.
I due pezzi migliori invece sono senza dubbio l’apertura "Sono ancora qui" e "Sotto ricatto", i pezzi più veloci e adrenalinici, quelli in cui è dato maggiore risalto, anche nella musica, ad un richiamo "punk" che altrimenti si troverebbe solamente nelle liriche. Liriche che forse sono il punto dolente del disco: nonostante spesso si possano considerare valide, altrettanto spesso certe scelte possono risultare un po’ scontate, oppure con un senso leggermente troppo oscuro.
Disco sicuramente da ascoltare, dal momento che la proposta dei Vaio Aspis è molto valida, e che la band potrebbe iniziare a calcare palcoscenici molto importanti nel prossimo futuro.
Recensore: Pucc
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