Vaio Aspis – Radica

Tracklist:

01. Sono ancora qui
02. Nuovo giorno
03. Con il tempo impara a sentire l’odore di rabbia
04. Violenza di strada = forse la meglio
05. Il giorno muore all’alba
06. Sotto ricatto
07. L’eternità di un attimo
08. Quel vuoto in te
09. Il paese degli uomini integri

Il Nu Metal/Crossover, inteso come quel misto di metal e rap, ha vissuto il suo apice agli inizi del secolo con gruppi che svariavano dai  più sempliciotti Limp Bizkit o Linkin’Park fino a band musicalmente molto più evolute come i Korn, ma di gruppi che si sono cimentati in questo genere se ne potrebbero citare a decine. In Italia ad esempio, abbiamo avuto i Linea 77 che intorno al 2003 ebbero anche un discreto ritorno commerciale, scomparendo poi (loro malgrado) abbastanza velocemente dalla scena mainstream e venendo riportati all’attenzione del grande pubblico solamente lo scorso anno quando Elio e le storie tese li hanno canzonati in maniera molto divertente con la loro "il complesso del primo maggio".

Questa breve introduzione era necessaria ad introdurre questi 6 vicentini (ammesso che abbiano bisogno di un’introduzione, visto che suonano insieme dal 2008 e sono al secondo LP dopo l’esordio del 2010). La formazione prevede 2 voci che si rincorrono in maniera abbastanza continua principalmente rafforzandosi tramite cori reciproci, piùttosto che dividendosi i compiti tra strofa e ritornello.
"Radica" di per se rispecchia abbastanza fedelmente i canoni classici del Nu Metal: canzoni con ritmi serrati, chitarre distortissime e batteria molto presente ("Quel vuoto in te", "Con il tempo impara a sentire l’odore di rabbia"), Per quanto ci sia spazio anche per una ballata (se così si può definire) come "L’eternità di un attimo" e per un pezzo quasi ambient ("Il giorno muore all’alba") che alla fine serve sopratutto come collegamento tra le due metà dell’album.
I due pezzi migliori invece sono senza dubbio l’apertura "Sono ancora qui" e "Sotto ricatto", i pezzi più veloci e adrenalinici, quelli in cui è dato maggiore risalto, anche nella musica, ad un richiamo "punk" che altrimenti si troverebbe solamente nelle liriche. Liriche che forse sono il punto dolente del disco: nonostante spesso si possano considerare valide, altrettanto spesso certe scelte possono risultare un po’ scontate, oppure con un senso leggermente troppo oscuro.

Disco sicuramente da ascoltare, dal momento che la proposta dei Vaio Aspis è molto valida, e che la band potrebbe iniziare a calcare palcoscenici molto importanti nel prossimo futuro.


Recensore: Pucc

5.0

Voto 5

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