Vertigine Versus – Hai paura del vuoto?

Giorni fa mi sono riguardato “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”. Non un gran film a dire il vero, un po’ piatto nella recitazione e non originalissimo nella scelta dell’intreccio narrativo. Inoltre non rende e non è certo stato all’altezza del successo che invece ebbe il libro di Brizzi (che, lo si ami o no, ebbe un impatto notevolissimo sulla generazione di quegli anni, alla quale, ebbene si, appartengo anche io!).

L’ascolto del primo disco dei “Vertigine Versus” mi ha fatto ripensare proprio a quel film e a questa nuova generazione, non solo di musicisti, che a quegli anni mi sembra che sempre di più vi si voglia ispirare. A dispetto dei tanti detrattori che degli anni ’90 hanno detto le cose più atroci (…a volte anche a ragione!), credo che in realtà, accanto ad una certa vacuità di sensazioni ed emozioni, gli anni ’90 abbiamo regalato una quantità di buona musica (…nonchè tutta una serie di “timori” per quello che sarebbe successo di li a poco non solo nel nostro paese!) che a ripensarci mi viene davvero tanto orgoglio per averli vissuti ed assaporati in pieno!

Il disco dei Vertigine Versus, lo dico subito, non mi ha fatto impazzire, ma l’ho trovato ricco di tanti spunti interessanti, tra questi, un certo filo che lo unisce ad alcune esperienze musicali proprio di quegli anni. Le 5 tracce che compongono il disco filano orecchiabili ed immediate, tutte ben suonate e la produzione risulta convincente. Proprio per ricollegarmi agli anni ’90, il disco è forse troppo “pulito” per essere associato come molti hanno fatto, ad una sorta di alternative/post-grunge con contaminazioni pop. Sicuramente c’è tanto pop, un po’ meno il grunge. Diciamo che, come ho accennato in precedenza, si sente l’ispirazione da dove tutto ha preso a muoversi. Che il risultato finale sia poi vicino a certe sonorità è un altro discorso.

Il disco è energico, la scrittura è matura e vi è una giusta alternanza di luci ed ombre che rende l’ascolto interessante. L’inizio (Quello che vali) è decisamente pop. Troppo per i miei gusti! Nulla cambia con il pezzo successivo “Disegnati male”, mentre su “Meteora” il sound si fa (…finalmente) più roccioso ed intrigante e il senso di alienazione che pervade l’album (e i ’90 ritornano!) si comincia a far sentire. Traccia numero 4, “Gravità”, forse il pezzo che preferisco dell’intero album. Ballad pop e melanconica quanto basta per farmi capire che la stoffa c’è. E infine si arriva a “Voglio uccidere Michelle”, ultima traccia dell’album. Anche qui tutto è al suo giusto posto, melodia convincente, immediata e anche il solo di chitarra fa la sua bella (altrochè!) figura.

Niente da dire, la confezione è precisa in ogni suo angolo, ma come dicevo a inizio recensione in merito al film “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”, questo primo lavoro dei “Vertigine Versus” mi sembra si corredato di ottime intenzioni, con ispirazioni interessanti, ma forse un po’ piatto e con un intreccio narrativo non proprio originalissimo.

Tracklist:

1 – Quello che vali

2 – Disegnati male

3 – Meteora

4 – Gravità

5 – Voglio uccidere Michelle

 

Recensione a cura di: Simone Grazzi

Riferimenti: Profilo Ufficiale Facebook

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