I Winter Dust sono una band padovana che si è formata nel 2008, ha da poco presentato il suo nuovo EP di quattro brani, “Thresholds”, uscito per Voice Of The Unheard. Il loro genere è il post rock, post hardcore, pezzi di lunghezza superiore alla media e molto intensi a livello melodico. Come band già spiccano per la presenza di 4 Marco (Vezzaro, Belloni, Lezzerini, Macchini) e 1 Fabio (Gallato) nel gruppo.
Questo lavoro arriva dopo un album e un EP, la struttura e composizione di questo Ep sembra quasi una via di mezzo tra i primi due, solo 4 brani, ma molto lunghi. Si tratta di un lavoro sicuramente più maturo rispetto ai due presentati in precedenza, ma anche maturo nel suo complesso. Non c’è solo l’evoluzione e la crescita dei ragazzi, è proprio musica composta con testa, cuore e intelligenza, molto curata nel sound, nella produzione e nei dettagli.
Le prime due canzoni, “There” e “Acceptance” hanno una piccola parte cantata o, per meglio dire, urlata. Gli altri due brani sono invece solo strumentali. L’intensità dell’intero EP è molto bella, ritmi non veloci, ma forti e incalzanti, pezzi duri e graffianti, ma anche melodici e dolci. Sono riusciti ad equilibrare tante cose in canzoni uniche e che non passano inosservate. I ragazzi sono dotati di buon orecchio e un’ottima tecnica, sembrano pronti per fare passi molto grandi, ma nello stesso tempo la loro bravura e poca commerciabilità li può mettere in un angolo. Questa è decisamente buona musica, non tutto il pubblico è pronto per ascoltare e vivere le emozioni trasmesse da questa band.
La chiusura è affidata a “Elsewhere”, brano molto dolce e lungo, con un piano bellissimo che apre la strada per un’esplosione violenta e intensa a metà brano, con chitarre forti e un sound potente, sempre tutto dosato con molta maestria.
Possiamo solo augurargli di continuare su questa strada, hanno talento in abbondanza, sanno suonare e lo fanno molto bene, è un EP di valore, intelligente e dalle grandi potenzialità.
Tracklist:
- There
- Acceptance
- Let The Morning In
- Elsewhere
Recensione a cura di: Valentina Ferrari
Riferimenti: Profilo Ufficiale Bandcamp
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