Wirewalker – MissinCat

Torna alla ribalta MissinCat, con questo “Wirewalker” che è un album di caramelle al miele e rabarbaro: un po’ dolci, un po’ amare, certamente nostalgiche eppure piacicono proprio a tutti. Ben dieci le caramell, cscusate, le canzoni che segnano il ritorno di Caterina: un ritorno in grande stile, che non fa rimpiangere nulla di questi anni di silenzio, anzi.

Maturata in gusti e modi espressivi, la vocalist dimostra di avere, oltre al solito gusto dolce amaro per i ricordi e i sogni sul futuro, una consapevolezza dolce eppure forte, mai effimera. Indubbiamente il sapore è pop e talvolta un po’ facile, ma è una di quelle buone cose facili e pop, fatte bene, con sempicità ma cura.
Sin dalla prima traccia, “Ten Lines”, si notano i tratti caratteristici del lavoro, che è sì morbido, ma non molle: la struttura è solida e le atmosfere piacevolissime. Assolutamente menzione merita anche “Bitter” che mischia il sapore appunto amaro alla dolcezza di un arrangiamento davvero di pregio. Bella la contrapposizione di titoli e anche di strumenti ed arrangiamenti di “Star” e “Daylight”: la prima si muove sulle corde della chitarra acustica e sembra una vecchia ninna nanna, la seconda invece la seconda passeggia sulle corde del pianoforte.

La titoltrack viene lasicata per ultima, a chiudere in bellezza come si dice: esempio perfetto di come, qui come in tutto il disco, voce e musica si fondono insieme per formare melodie soffici e zuccherose, con un tocco malinconico in grado di rievocare pensieri e ricordi, sempre uguali, ma sempre di versi da persona a persona. Bello l’uso degli archi in sottofondo, che creano un’atmosfera di sogno ancora più intensa.
Da avere.

01. Ten Lines
02. All I Needed
03. Pirates
04. Bitter
05. Don’t Let Her
06. Wolf in Sheepskin
07. Star
08. Daylight
09. Stay
10. Wirewalker

Recensione a cura di: Gogo Wild

8.5

8.5 8.5

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