Wolther goes Stranger – II

Sembra di rivivere gli anni 80.
Questo il filo conduttore sonoro dell’Album.
Anni 80, un grande specchio di culture e mix musicali.
Ascoltando i Wolther goes stranger è come fare un salto in quel periodo storico-sociale-musicale: una generazione “leggera”, che aveva (ed ha ancora) voglia di divertirsi, con una spietata spensieratezza.

Con una gustosa passione, la Band ci vuole trasmettere emozioni ora piacevoli, ora spiacevoli, situazioni bizzarre, dall’inizio alla fine dell’intero disco.
Emozioni sincere e vissute, sempre attuali.
Luca Mazzieri, Massimo “Colla” Colucci, Linda “Bru” Brusiani, con l’aggiunta di Stefano Cristi al sax, ci fanno respirare tanta attitudine positiva.
Il loro mix di elettronica, un insieme di respiri musicali e melodie pop, suona coinvolgente.
Apparentemente, sembra “tutto uguale”, ma non è per niente noioso.
Nel complesso, l’Album ha un “non so che” di ipnotico.

Parole in italiano su base elettronica, semplice e scorrevole.
Manca però ancora il brano “giusto”, quello che quando lo senti dici subito “UAU”, il pezzo che entusiasmi fino in fondo. Ma siamo convinti che sia tutta una questione di tempo.

01. Berlino Est
02. Chiodi
03. Pelle
04. Intorno
05. Accabbadora
06. Dancer
07. Con te
08. Wgs
09. Wtf

Recensione a cura di: Laura & Max – Mind The Sound –

6.0

6 6

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