UltraviXen – Il Riskio (remix)

…Visti i nomi dei “remixatori”, il disco appare subito di quelli dal peso specifico importante!
E chiedo scusa da subito per il termine “remixatori”, in quanto, oltre alla bruttezza di per se, non è neanche corretto, visto che alcuni dei musicisti coinvolti nel progetto hanno completamente risuonato e cantato le canzoni.
“Tra le pagine chiare e le pagine scure…” qualcosa dell’originale rimane, ma in alcuni casi il risultato diviene qualcosa di decisamente molto diverso.

L’inizio di “Testa di morte”, prima canzone del disco, mi fa subito balzare come a dire “ci sarà da divertirsi!”. Jungle al potere! Echi “Royalize” mi ritornano alla mente!
Ad un certo punto però, il troppo manierismo e soprattutto la “cassa dritta” (che non ho mai troppo digerito in nessun contesto musicale!) sgonfiano un po’ il castello. Pezzo comunque potentissimo!
Ci si ferma solo per un istante perché la corsa riparte subito velocissima con “Acrobatici equilibri”, altro pezzo da ascoltare scendendo in bici senza freni giù per una discesa ripidissima!
Il ritmo rimane sostenutissimo fino ad “Aguzzina”, poi, magicamente tutto rallenta, il suono si cristallizza e si dilata sulle note di “Le cose più belle”.
Decisamente uno dei momenti più alti di tutto il disco. Magia.
Traccia numero 5, “Velluto Nero”, Xabier Iriondo!…Che te lo dico a fare!
Riallaccio le cinture e si riparte!
“Fino all’ultimo respiro” è un altro momento magico dell’album.
E a questo punto mi sembra ormai chiaro che quando i ritmi rallentano, il disco riesce a conquistarmi in maniera più convincente.
“Love is no pain”, traccia numero 7, è un perfetto anello di congiunzione tra queste due anime che imperversano in questo lavoro. Mi piace!

E poi arriva “Sparami sulla spiaggia”. E qui c’è Giulio Ragno Favero. E mi perdonerete tutti se questa diviene già dalle primissime battute la mia traccia preferita dell’intero lavoro.
Il finale post-rock-punk di “Terra elettrificata” ribadisce l’alto livello di tutto il progetto che, a mio avviso, raggiunge i punti più alti quando tutto rallenta, quando i paesaggi si fanno più delineati e le atmosfere si fanno più dilatate.

01. Testa di morte ft “Bologna Violenta”
02. Acrobatici equilibri ft “John Lui”
03. Aguzzina ft “Geo Johnson”
04. Le cose più belle ft “Matilde Davoli”
05. Velluto nero (Destuctured pussy) ft “Xabier Iriondo”
06. Fino all’ultimo respiro ft “Andy Trema”
07. Love is no pain ft “Gianluca Bartolo”
08. Sparami sulla spiaggia (Off Muziek) ft “Giulio Ragno Favero”
09. Terra elettrificata ft “Pola”

Recensione a cura di: Simone Grazzi

7.5

7,5 7.5

Tags

About the author

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *