Esce oggi SEMPRE: il nuovo disco dei Riviera

Tornano i Riviera, band emo rock di culto dalla Romagna con la passione per le chitarre. Lo fanno con una nuova consapevolezza di sé e della loro musica, mai stata così autentica. Ma, soprattutto, tornano col nuovo, terzo album Sempre, in uscita il 18 aprile 2024 per La Tempesta Dischi e To Lose La Track. Dopo i singoli “Terra violenta” e “Ruvida ruvida”, la band è finalmente pronta a svelare il suo ultimo lavoro in studio.

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Sempre è un disco frutto di cinque anni di continua crescita musicale e umana. Da quando hanno formato il gruppo, le vite dei membri della band sono contraddistinte da spostamenti continui, così la sala prove è diventata per i ragazzi uno spazio di incontro e confronto reciproco nel quale le esperienze accumulate, le persone conosciute e i luoghi attraversati si trasformano in musica. La riflessione sulle relazioni e la loro passione per scatenare incontri inusuali diventano un archivio emotivo dal quale i Riviera attingono per mantenere vivo il loro progetto. Il disco parla della vita, di una fatica sincera di fronte alla quale si sorride con consapevolezza, parla di trovare una soluzione alle distanze, parla volerci vedere chiaro per portare un aiuto.

Per i Riviera:

La musica forse non salva vite, ma ha un effettodi aggregazione sano. Porta le persone a parlare, anche ad alzare la voce.

ph. A. Calabrese, C. Gabelli

I brani sono nati da riff composti dai chitarristi Andrea e Giacomo. Una parte dei giri da cui si sviluppano i pezzi proviene da session a due con le chitarre acustiche fatte nei giorni del lockdown; un’altra è frutto di lavoro autonomo. Dai riff si improvvisa tutti assieme in sala prove finché il pezzo assume una forma definitiva. A questo punto interviene la tromba e compaiono le melodie della voce. I testi vengono dopo. Per far sì che ciò che si racconta abbia l’impatto necessario, prima di trovare le parole giuste, per i Riviera è importante costruire parti strumentali che assegnano a ciascun strumento un ruolo egualitario. Quello che guida i Riviera nella fase di produzione è sempre un istinto naturale; tutto quello che accade è determinato dall’urgenza di seguire il flow della musica e delle emozioni, a discapito di qualsiasi riflessione tecnica che non riguardi la cura dell’impasto del suono. Il ritorno dei Riviera è necessario perché fa bene alla musica e a tutte le persone che ne sono coinvolte: la band ha da sempre presente il ruolo non solo di chi ascolta e canta ai concerti, ma anche di chi organizza, chi cura il suono e le luci, chi guida, chi carica e scarica, chi disegna e diffonde le locandine, chi ospita, chi cucina, chi sta al bar,… dal punto di vista della band, l’universo dei concerti è costruito da tutti coloro che supportano e vivono un modo di fare le cose che si oppone fondamentalmente alla distanze fisiche e alla digitalizzazione della creatività e della convivialità: i Riviera puntano tutto sulla concretezza. Il sound emo rock della band, potente ma introspettivo, nasce proprio dalla consapevolezza di dare una dimensione veramente umana alla musica, dalle prove al live.

Questa impostazione si riflette nel processo di registrazione, che ha impegnato la band in una performance dal vivo di tutti i pezzi.

Col tempo, i concerti hanno acquistato sempre più interesse e lo scambio con il pubblico è diventato sempre più “vivo”. Con l’emergenza COVID è aumentata la consapevolezza di far parte di un sistema più profondo, che ci ha confermato la volontà di voler portare avanti qualcosa di bello e significativo per la vita delle
persone, a prescindere dalle finalità commerciali. Adesso ci sentiamo in grado di dire qualcosa, prendendo spunto da queste situazioni

La loro riflessione parte con “Nei gelsi”, traccia apripista dalle sonorità decisamente rock. Parla di fango (scritta prima dell’alluvione in Romagna, per pura coincidenza), che pesa e intrappola, ma da cui se ne può uscire. Si passa a “Sempre”, che dà il nome all’album e porta avanti la nuova visione della band, ma con un occhio alle loro radici. Un brano in perfetto stile Riviera, che esplode in un coro di gruppo per un momento sing-along ad alto livello di emotività. Tra le tracce spicca “Terra violenta”, unico brano che presenta un ospite, l’amico e collega Maggio, anche autore del testo. Il ritmo incalzante della batteria fa da solida base per riff di chitarre e sprazzi di tromba che arricchiscono il quadro melodico, mentre la dimensione emotiva del testo risuona nell’inconfondibile cantato. “La scelta” alza l’asticella del mood emo che contraddistingue il sound della band. Parla di richieste d’aiuto, ma anche di confronto e di conoscere nuove persone, cercando un po’ di stabilità. Tra le tracce più grintose troviamo “Nelle strade”, in cui batteria e chitarra si uniscono per un risultato vorticoso e massiccio, smorzato da una luminosa tromba e da un finale sospeso. Prima di giungere alla fine, troviamo il secondo singolo estratto “Ruvida ruvida”, un brano intenso
dalla struttura indie rock, ma dalla spiccata vena emo. L’album si chiude con “Grossi guai”, un omaggio ai Prozac+ che vuole lasciarci con una riflessione introspettiva. La coda strumentale della traccia trasmette perfettamente il senso di sospensione e introspezione dell’intero album, con una tromba e una batteria che insieme scandiscono il tempo, inesorabile, ma che ci lascia spazio per capire.

Nove tracce che corrono veloce, che si aprono a gamba tesa con impeto, per finire in un abbraccio che sa di malinconia. La tromba, come sempre, dona luce e aria alle melodie, mentre le chitarre e la batteria sono le protagoniste indiscusse di questo percorso personale, scandito da testi emotivi ricchi di immagini quotidiane con cui empatizzare, fino a un finale in dissolvenza per che ci fa emozionare.

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