Brutofuzz – Every Drop

Il trio di musicisti che oggi vi presentiamo con il nome di Brutofuzz è il frutto di un lavoro che risale al 2011 che partiva nel suo intento originale come formazione esclusivamente strumentale, e che lo scorso aprile ha pubblicato il suo ultimo lavoro, un EP intitolato “Every Drop”. Ma prima di parlarvi dell’EP in questione è opportuno fare un piccolo accenno alla storia di questa band che sicuramente merita alcune precisazioni.   La formazione è composta da Federico Lorigiola e Luca Stocco (fondatori della band nonché ex componenti del gruppo post-punk Sun@9), e da Federico Leo (bassista militante nel gruppo new-wave Ultima Onda). Dopo un primo EP autoprodotto nel 2011 e una serie di promettenti live la storia della band, purtroppo, rallenta un po’ dal punto di vista produttivo, senza tuttavia smettere di lavorare completamente.

Infatti, la band non si arrende alle difficolta legate alla salute di uno dei componenti e continua nella ricerca e nella sperimentazione musicale che ne aveva contrassegnato la nascita. Il cambio di rotta giunge nel 2017 grazie, anche, all’incontro con la M.W.A.I.A, piccola label americana, che propone di pubblicare a nome Brutofuzz un EP precedente registrato dalla band dal titolo “Italian Breakfast”, disco viene pubblicato sui maggiori portali di musica online e distribuito in digitale.

Proprio a seguito di questo Ep, il trio innova un po’ il progetto iniziale inserendo an che testi ai loro brani che diventano così non più solo strumentali. Ed eccoci giunti all’EP di cui vorrei parlarvi oggi. Il lavoro di ricerca di un sound sperimentale si conclude, infatti, con la registrazione di un nuovo dal titolo “EVERY DROP”, anche questa volta autoprodotto ed anche in questo caso ed in uscita, sempre per la M.W.A.I.A, nel mese di aprile 2019. I cinque brani che compongono l’EP sono ben strutturati e danno l’idea del lavoro che i componenti hanno portato avanti negli anni. Il sound c’è, e le band a cui i Brutofuzz dichiarano di ispirarsi (Melvins, Fugazi, Nomeanso, Primus, Helmet, Unsane) si sentono tutte.

Tuttavia, proprio per questo motivo, ad un primo ascolto, non si coglie fino in fondo l’originalità del sound della band, che come tutti i lavori molto influenzati da un contesto musicale di riferimento ben preciso, a volte, rischiano di perdersi un po’ rimanendo troppo legati ad un esso. Tuttavia, è doveroso dire che ad un ascolto più approfondito, si possono apprezzare alcune sfumature musicali che danno al lavoro della formazione un tocco sicuramente più innovativo: ad esempio in “Orgasmic cosmo”, cosi come in “Toy man” e in “Burning on my skin”, molto belle le variazioni e i cambi di ritmo proposte in un post-punk che viene continuamente cambiato e arricchito di colori rock-alternative e progressive. In “Mask of hate” e “Celebrate” si dà spazio a suoni meno post-punk e più alternative con delle chitarre sporche e molto ben ricercate, sicuramente apprezzabili. In conclusione, “EVERY DROP” si può certamente definire un buon lavoro, consigliamo di ascoltarlo più volte per poterne apprezzare meglio il valore che, a nostro giudizio seppur poco innovativo, ha sicuramente qualità musicali importanti.

 

Tracklist:

1    Toy Man

2    Celabrate

3    Orgasmic Cosmo

4    Mask of hate

5    Burning on my skin

 

A cura di: Matteo Grillo

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