Deradoorian in Italia

Deradoorian in Italia

L’ex voce, bassista e tastierista degli americani Dirty Projectors, arriva per quattro date in Italia per presentare l’atteso album di debutto “The Expanding Flower Planet”. L’album è uscito la scorsa settimana per Anticon ed è stato accolto con entusiasmo dalla critica internazionale.

 

27.10 | MILANO – BIKO
info: www.bikoclub.net

28.10 | ROMA – MONK
info: www.monkroma.club.it

29.10 | RAVENNA – BRONSON
info: www.bronsonproduzioni.com

30.10 | FONTANAFREDDA(PN) – ASTRO CLUB
Info: www.astro-club.it

 

Atteso per anni arriva finalmente l’opera prima di Deradoorian, ovvero Angel Deradoorian ex voce, bassista e tastierista degli americani Dirty Projectors. L’esordio ‘The Expanding Flower Planet’ è uscito il 4 settembre per Anticon records/goodfellas. Gli amanti di Bjork, dei Portishead, della world music e delle atmosfere minimali troveranno una nuova eroina nelle vesti di Deradoorian.

La voce e il viso di Angel Deradoorian sono inconfondibili, bassista, tastierista e cantante dei Dirty Projectors (il suo volto era sulla copertina di ‘Bitte Orca), una delle band più note e acclamate della scena indipendente statunitense. Angel è stata anche membro degli Avey Tare’s Slasher Flicks (band di Avey Tare degli Animal Collective),  feat. voice su ‘Sirens Song’ dell’ultimo disco di Flying Lotus e ha collaborato attivamente con artisti del calibro di Vampire Weekend, Bjork, Matmos, The Roots e Animal Collective. Il primo solo work a nome Deradoorian è stato l’Ep ‘Mind Raft’ del 2009, a cui sono seguite partecipazioni a raccolte e compilation varie. Solo oggi, a sei anni di distanza dal primo Ep è in uscita l’esordio discografico ‘The Expanding Flower Planet’, pubblicato dall’attenta Anticon records (Anathallo, Baths, Daedelus, Serengeti, Son Lux, Tobacco, WHY? e Young Fathers).

Molti artisti cercano di imitare il passato, altri di percepire il cambiamento e il futuro e in pochi sono capaci di coniugare insieme i due flussi temporali. Deradoorian sembra aver raggiunto l’illuminazione e carpito il segreto per decifrare passato e futuro e dar loro una forma terrena. Deradoorian sintetizza il jazz di Alice Coltrane con la sperimentazione dei Can, il minimalismo contemporaneo di Terry Riley con le partiture per arpa di Dorothy Ashby e Joanna Newsom. Quella della ex Dirty Projectors è una dimensione lontana che arriva dalla musica tradizionale indiana, dal Medio Oriente e dal Giappone, passando per i ritimi sciamanici dei nativi americani, il tutto allineato nell’orbita dell’universo Deradoorian. ‘The Expanding Flower Planet’ è elegante e minimal, con i synth e la drum machine di Angel pronte a disegnare melodie ineccepibili. Un album da consumare con il repeat, iniziando dal mantra lirico del primo singolo ‘A Beautiful Woman’.

 

DERADOORIAN
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