EDY presenta CROCEVIA

Dopo “Samurai” e “La spiaggia mi ammazza”, in “Crocevia” EDY sceglie di scrivere ancora una volta in prima persona. Racconta la depressione provata dopo il COVID e di come, ad un certo punto, si sia trovato davanti ad un bivio: da un lato un nuovo disco pop, già finito (dopo il successo di Variazioni), ma che non lo rappresentava più; dall’altro una strada fatta di istinto, intuizione, l’urgenza di ritornare alle radici punk e mixarle con le sonorità trap. In poche parole, un nuovo inizio. EDY ha deciso di intraprendere la seconda strada, un percorso autentico e privo di compromessi. CROCEVIA, infatti, rappresenta la scelta.
Attraverso una profonda e sofferta introspezione EDY parla del dolore soffocante, dei silenzi e, in parallelo, dei mali della sua generazione. Una generazione che provocatoriamente dice ancora “non ho lasciato niente”. Come se fosse una generazione incompiuta, incapace di generare davvero, ricevere o investire, “troppo giovane per avere l’oro e troppo vecchia per avere promesse”. Una generazione condannata al fallimento.
Il sound di “Crocevia” è marcatamente emo trap. EDY considera questo il primo beat da lui composto, fatto di chitarra elettrica e 808. Le references questa volta sono Lil Peep, XXXTentacion e l’approccio counscious dell’ultimo Marracash.

“Crocevia” è il secondo singolo di MATRICE17, etichetta con sede a Catania ma radici in tutta Italia, di cui EDY è direttore artistico: un progetto nato da poche settimane, che si rifà alla Dischord Records di Fugazi per promuovere pop punk, emo trap, drill e hyper pop di carattere.

 

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