Franz Ferdinand – Always Ascending

Quando ci sono recensioni di dischi importanti come questo bisogna è doveroso mettersi il vestito buono! Lo smoking ammetto di non averlo mai comprato e quindi ho dovuto ripiegare, si fa per dire, sul vestito dell’ultimo matrimonio a cui sono stato invitato! (…e, lo ammetto, lo avevo anche riciclato!) Dicevamo dischi importanti! Il nuovo dei Franz Ferdinand lo è davvero!
Dopo 14 anni di onorata carriera, la band di Glasgow inizia ad esser in quella delicata fase in cui il fan della prima non vede l’ora di spuntare da dietro l’angolo, puntare il dito e gridare finalmente a pieni polmoni ciò che ha sognato di dire da una vita ì…NON SONO PIU’ GLI STESSI! UNA VOLTA SI CHE ERANO STREPITOSI!!!î
Ecco siamo esattamente in quella fase! Il problema, per lui ovviamente, è che in tal caso si macchierebbe di un’atroce sciocchezza!
“Always Ascending” è un disco che non fa gridare ne al capolavoro, ne al miracolo compositivo, ma è senza dubbio un album che ci mostra i Franz Ferdinand in una forma ancora assolutamente strepitosa.
Nessuna chiusura verso nuovi territori da esplorare e nessuna negazione per ciò che sono stati fino ad oggi.
A 4 anni dal lavoro precedente, assorbito il progetto parallelo “FFS” e soprattutto dopo gli avvicendamenti nella line up che hanno portato all’ingresso nella band di Dino Bardot e Julian Corrie, rispettivamente chitarra e tastiere, gli interrogativi su quello che sarebbe potuto succedere potevano essere in effetti molti.
Anche per effetto dei nuovi innesti, il sound è mutato virando verso suoni elettro-rock, ma il tocco melodico è rimasto quello che li ha contraddistinti fin dagli inizi.
Il respiro si è fatto più ampio, i polmoni hanno incanalato nuovo ossigeno e le sfumature sonore sono aumentate.
La cura per i dettagli ha raggiunto un nuovo livello di precisione e le prospettive in un certo senso si sono decisamente ampliate.
Sulle prime note di “Always Ascending” il piede inizia subito a prendere il tempo, contagia la testa e, su “Lazy Boy”, traccia successiva, parte a ondeggiare senza fermarsi più.
Le sonorità tipiche dei Franz continuano a intrecciarsi alle nuove senza soluzione di continuità su pezzi come “Lois Lane”, “Glimpse of Love” e “Feel the love Go” fino ad arrivare al capitolo finale, “Slow don’t kill me Slow”, dove tutto rallenta e dilatandosi ci accompagna verso la conclusione del disco.
Il risultato finale è senza dubbio all’altezza delle aspettative e la fanbase non solo sarà soddisfatta, ma senza dubbio subirà un molto più che probabile ampliamento!
Che poi il fan deluso continuerà a gridare al crollo di una band una volta favolosa ed oggi invece irriconoscibile non ci sono dubbi, ma noi saggiamente lo lasceremo sfogarsi sui social con post acidi e denigratori nei confronti di un lavoro che in realtà è e rimane davvero ottimo.

 

Tracklist:

1. Always Ascending
2. Lazy Boy
3. Paper Cages
4. Finally
5. The Academy Award
6. Lois Lane
7. Huck And Jim
8. Glimpse Of Love
9. Feel The Love Go
10. Slow Don’t Kill Me Slow

 

A cura di: Simone Grazzi

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