JAZZMI 2019, il jazz è pop

“Con la sua quarta edizione JAZZMI tiene fede alle sue linee programmatiche: celebrazione dei grandi maestri della storia del jazz, sguardo attento ai protagonisti della scena contemporanea e spazio ai giovani talenti emergenti.
L’edizione 2019 sarà segnata da una successione di venerati maestri e dalla celebrazione di grandi anniversari: Herbie Hancock e John McLaughlin, due splendidi laureati all’Università Miles Davis, Archie Shepp, l’intramontabile vecchio leone del free, Stefano Bollani e Chucho Valdés, un duo pianistico che promette scintille, Kenny Barron con un elegante e sofisticato piano solo. Una data saliente della Storia del jazz sarà celebrata con Mingus Big Band, a quarant’ anni dalla scomparsa del sommo contrabbassista e compositore. Ai 50 anni dell’influente e innovativa etichetta ECM sarà dedicato un festival nel festival con concerti, mostre, proiezioni, incontri.
Alle atmosfere fusion dei Wooten Brothers, capitanate dal titanico Victor, cinque volte premio Grammy o degli Spyro Gyra, rispondono le tendenze più recenti d’Europa con Rymden, omaggio al trio E.S.T. di Bugge Wesseltoft, il piano energico e fisico di Hiromi, la delicata vocalità di Melanie De Biasio e il travolgente Ronin di Nik Bärtsch. Arriva a JAZZMI anche uno dei più interessanti musicisti delle ultime generazioni, il trombettista Ambrose Akinmusire. JAZZMI ogni anno dedica un rilievo particolare alla nuova scena british, quest’anno con i talenti di Ghostpoet e, al femminile, di Nubya Garcia e di Kokoroko. Il jazz italiano quest’anno festeggia gli 80 anni del suo migliore alfiere internazionale: Enrico Rava nel progetto Special Edition che include Gianluca Petrella e Giovanni Guidi. Ancora molti saranno i musicisti italiani protagonisti: da Fabrizio Bosso a Guido Manusardi, da Gianluigi Trovesi & Gianni Coscia al ritorno di Enrico Intra o di Paolo Fresu in una imperdibile serata omaggio alla leggenda di Chet Baker che mescolerà musica a teatro e cinema. E poi ancora tanti strumenti, tante opportunità per approfondire la conoscenza di quest’arte unica e affascinante, densa di contenuti sociali e culturali imprescindibili.”
Luciano Linzi e Titti Santini

JAZZMI è ideato e prodotto da Triennale Milano Teatro e Ponderosa Music & Art, in sinergia con Blue Note Milano, realizzato grazie al Comune di Milano – Assessorato alla Cultura, con il contributo di SIAE, main partner Intesa Sanpaolo, partner Volvo, sotto la direzione artistica di Luciano Linzi e Titti Santini. JAZZMI è un festival diffuso che porta i protagonisti del jazz internazionale sui grandi palcoscenici di Milano, dà occasione alle nuove promesse di suonare in luoghi non convenzionali e racconta le poliedriche sfaccettature del jazz attraverso concerti, mostre, film, incontri, libri e masterclass. JAZZMI documenta le storie, la contemporaneità e le diverse.

visioni del futuro di una musica che continua a rinnovarsi e dagli alti valori culturali e sociali, in una formula premiata dal pubblico, con gli oltre 50.000 spettatori della scorsa edizione, ed elogiata dalla critica mondiale.

Per il quarto anno consecutivo saranno Triennale Milano Teatro e Blue Note Milano i luoghi da cui partire e ai quali arrivare, per vivere in pieno il festival. Oltre ai tanti concerti che ospiteranno grandi nomi del jazz internazionale e italiano, sarà possibile vedere all’opera alcuni dei migliori talenti emergenti, incontrare gli artisti e partecipare a workshop, panel e conferenze organizzate nella terza edizione di JAZZDOIT. Da qui JAZZMI si allargherà coinvolgendo oltre ottanta differenti spazi culturali fra cui Teatro dal Verme, Conservatorio di Milano, Auditorium di Milano, Castello Sforzesco, Palazzina Appiani, PAC – Padiglione di Arte Contemporanea, con nuove scommesse e straordinari ritorni.

JAZZMI, come ormai tradizione, diventa una nuova occasione per vivere e riscoprire i quartieri della città fuori dal centro, quelle zone periferiche sempre più rilevanti nel racconto delle trasformazioni di Milano che offrono la possibilità di ascoltare jazz in luoghi simbolici. Nei weekend sono articolati quattro percorsi lungo la giornata che permettono, di concerto in concerto, di esplorare Milano e scoprire il tessuto sociale e culturale che ogni giorno la costruisce fra mercati, chiese, palestre e spazi sociali: Gratosoglio, Corvetto, Chiaravalle, Casoretto, Via Padova, Bovisa e Dergano. Oltre ai concerti anche progetti speciali come la performance con oltre cinquanta percussionisti guidati da Dario Buccino a Made in Corvetto, le brass band itineranti che animeranno Gratosoglio, Casoretto e Via Padova grazie alle collaborazioni avviate con Lacittàintorno, il progetto triennale promosso da Fondazione Cariplo per favorire il benessere e la qualità della vita nelle nostre città e in particolare nelle aree più fragili in esse presenti. Quest’anno JAZZMI non si fermerà qui e coinvolgerà anche quei cittadini che, per diversi motivi, non possono frequentare le giornate del festival: cinque concerti presso la Casa Circondariale San Vittore, la sala Medicinema dell’Ospedale Niguarda, la Casa Sollievo Bimbi di Casa Vidas (in collaborazione con Intesa Sanpaolo), la Casa della Carità e il Polo Isocrate dell’Istituto Gaetano Pini.

JAZZMI è musica e non solo.
Il programma del festival, consultabile attraverso la nuova versione dell’APP JAZZMI su Google Play e Apple Store, è strutturato secondo
diversi percorsi che coinvolgeranno tutta la città per dieci giorni.

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