Amaranthe – Massive Addicted

Premetto che è la prima volta che ascolto questo gruppo Svedese con all’attivo già 2 album prima di questo, con i quali si è sicuramente conquistato una bella schiera di fan. Il disco sembra confermare il genere dichiarato della band, ovvero un misto tra metal melodico, industrial, tecno e disco. Già questo per me non è un pregio in quanto un sapiente mix di generi in modo originale non è una cosa facile…. e questo album ne è la dimostrazione, scadendo spesso nel banale e nel già sentito.

Sinceramente al primo ascolto mi è sembrato di sentire brani di Britney Spears o di Kety Perry, ovviamente con i dovuti distinguo metal del caso. La voce della cantante risulta molto pulita ed alta, richiamando spesso tonalità tipiche delle due icone pop sopracitate. Senza parlare della parte degli effetti che ricorda moltissimo le “sonorità” di Skrillex. Con questo non voglio sminuire il lavoro della band che, anzi, è di tutto rispetto nella produzione e nell’esecuzione. Belle voci, chitarre ben presenti e sezione ritmica bella cattiva e quadrata come ci si aspetta da un’ottima band industrial.
A livello compositivo ritengo l’album un po’ troppo orecchiabile: molti pezzi hanno melodie palesemente occhieggianti al pop e questo purtroppo per un metallaro old school non può essere un pregio. Riconosco che il mondo va avanti, la cultura spesso va indietro e che ciò che è di più facile ascolto spesso premia. Diciamo che a prescindere dai gusti personali di chi sta recensendo questo album, ritengo che oggettivamente non sia un album che dice molto o se non altro non lo dice in un modo originale.

Dalle mie parti c’era un locale dove si “ballava” metal (???) nel quale non sono mai stato ma al quale ho subito pensato dopo il primo ascolto: “Ecco questo deve essere il classico gruppo che ascoltano al xxxx”. Decidete voi se questo è un pregio od un difetto e poi pensate se acquistare o meno questo album.