Dead Cat In A Bag, nuovo album

Cantori di un folk non convenzionale che mescola influenze e tradizioni provenienti da latitudini lontane, i Dead Cat In A Bag creano atmosfere oniriche in cui non è difficile immaginarli in sella ai cavallucci di una giostra che gira illuminata a festa su una spiaggia deserta ai confini del mondo. Lì, un momento prima che l’alba svegli la Terra, o nell’attimo in cui il sole, scomparendo dietro l’orizzonte di un altro giorno lo avvolge nel suo raggio verde con la promessa di far avverare il desiderio espresso. Sad Dolls and Fuorius Flowers è un carosello di immagini e sensazioni, di ricordi e speranze. Di promesse non mantenute tra amanti mai incontrati. È un treno assaltato da banditi in cerca d’amore, armati della paura che nulla, o tutto, cambi e della rabbia per una bellezza che continua a sfuggire. Un altro giro di giostra, o di valzer, per venire a patti con l’ombra. Un altro giorno da affrontare; un altro amore da inseguire.

Pur seguendo il percorso polveroso battuto dai due lavori precedenti, questo album si spinge in paesaggi sonori ora allucinati, ora sognanti, degni di un film western ambientato in anni ancora da venire. Amor perduto, disillusione, promesse non mantenute danzano con rabbia, desiderio, bellezza in un mondo distopico toccato dalla speranza di un giorno più luminoso. “Come riesce la gente ad affrontare il giorno?” Con un atto di fiducia nel potere della bellezza. 

Si compie un viaggio tra luce ed ombra in compagnia di musicisti ospiti eterogenei e raffinati e strumenti tradizionali, altri più bizzarri ed elettronica, attraversando tempeste di sabbia del deserto messicano mista a neve della steppa russa; seguendo la scia di un profumo francese fin dentro ad un bar dove si serve birra dal gusto metallico e una nostalgica tromba jazz cede ad un vecchio valzer country in sottofondo, mentre si intravede il profilo di un gatto morto con ancora una vita da vivere. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *