FEBBRA ROCK – Casilino Sky Park (Roma), 15.07.2023

C’è una canzone tratta dall’ultimo disco della band bresciana Cara Calma che porta il titolo di “Balla sui tetti”. Ed in effetti sabato sera è andata più o meno così. Per la prima edizione del FEBBRA ROCK il collettivo romano UndergroundSiMuove, in collaborazione con Fusolab, ha scelto come location proprio il rooftop all’ultimo piano del Centro Commerciale Casilino che d’estate si trasforma in cornice suggestiva di eventi artistici, sportivi e musicali con tanto di stand enogastronomici ad ampia scelta e, ovviamente, una visuale mozzafiato della città eterna dall’alto.
Per la line-up del FEBBRA ROCK, come indicativamente suggerisce il titolo della rassegna, si è scelto di inserire una lunga lista di nomi, più o meno noti, appartenenti tutti alla scena alternative rock italiana.  La rassegna ha preso avvio già dal tardo pomeriggio, con le prime band ad esibirsi al tramonto. Apre le danze il trio romano Hofman Orchestra fresco di prima pubblicazione sulla lunga distanza (Un’estate all’inferno) a cui segue poco dopo la band originaria di Rozzano EraNera (il cui nome, assieme alla musica, è stato un modo per esorcizzare la nostra era più nera del periodo pandemico).
Torna sul palco un volto conosciuto a noi romani, Wepro, al secolo Marco Castelluzzo, che però porta in solo acustico senza la band alcuni brani tratti dalla sua discografia.
Sul farsi della sera, arrivano i Rosso Marte, altra band romana capitanata dal duo composto da  Claudio Paulizzi e Luca Stoppino con un sound che chiaramente ricalca un tributo ai QOTSA.
Ovviamente, le tempistiche della scaletta non vengono rispettate con i ritmi serrati che si erano previsti, ma non è importante perché la situazione è piacevole e ci trasporta in un bel clima di festa generale.
Alle 21,45 circa prende avvio la seconda parte della serata che vede susseguirsi sul palco band che, invece, sono sulle scene da qualche tempo ormai e hanno alle spalle una discografia abbastanza cospicua.
Primi sono I Botanici, band post-hardcore originaria di Benevento che in scaletta fonde assieme ai pezzi storici in cui sono più presenti le parti urlate e le partiture martellanti anche momenti più soft, preludio già annunciato dalle loro ultime uscite di una svolta discografica che però non minaccia di snaturare i tratti più grezzi e autentici del loro sound.
Salgono poi sul palco i bresciani Cara Calma, di cui poc’anzi, e adempiono in modo impeccabile alla dichiarazione di intenti nel voler far ballare sui tetti chiunque si sia radunato ad ascoltarli sottopalco. Ripercorrono i successi dei loro tre album in una sequela che è un concentrato di energia ed emozioni sparate dritte al cuore.
Gran finale con uno dei capisaldi del rock underground italiano: Pierpaolo Capovilla, in tour con la band di supporto I Cattivi Maestri. Seduto beatamente al tavolo a conversare con delle persone assieme ad una bottiglia di vino in mano, non si accorge quasi che la band sta iniziando senza di lui, dopo averlo richiamato svariate volte a salire sul palco. Ma poco importa, senza fare una piega inizia il suo spettacolo con la fuoriclasse che lo contraddistingue, mantenendo intatta un’attitudine che non scenderà mai a compromessi con nulla, come racconta nelle sue canzoni (alcune riesumate dalla discografia de Il Teatro degli Orrori) e nei discorsi che si insinuano tra un pezzo e l’altro. Se non è coerenza questa del resto.
Una buona prima edizione, insomma, che lascia presagire certamente un continuo nei prossimi mesi.

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