Intervista a Elisa Sandrini

Elisa Sandrini – Come un tic tac (autoproduzione)

Suona il piano da quando aveva dieci anni. Ha imparato flauto traverso e fisarmonica. Ora approda a questo disco da cantautrice compositrice. Già, cantautrice con una voce che sa essere spesso dolce, a volte tenebrosa e trancey (come nella spiazzante Il tempo parla, in cui viene in mente Lisa Gerrard), quasi sempre pop folk quanto basta per essere accattivante. Ma la voce arriva dopo la composizione. Una composizione che parte dal piano (minimalista a tratti, circolare e cinematico come Einaudi o Nyman), passa attraverso arrangiamenti per archi mai scontati, sempre emozionanti, costruendo una sorta di canzone pop intrisa di classica e folk, come nella bellissima “il colore del merito”, un brano coraggioso per la meritocrazia, parola spesso sconosciuta nel nostro paese.

1)Ciao!! Presentati/tevi. Da dove venite, chi siete?
Ciao sono Elisa Sandrini cantautrice pianista fisarmonicista di Parma.

2)Quale è l’artista che maggiormente vi ha inspirati? Sapreste consigliare un lavoro uscito negli ultimi 5 anni che ritenete veramente degno di nota? Perché?
Gli artisti che apprezzo molto non influenzano sempre e per forza il mio modo di scrivere. A volte quello che si scrive è talmente un’esigenza profonda che esce così com’è. Poi nella fase successiva c’è chiaramente un pensiero e una ricerca. Senza dubbio tra i miei artisti preferiti cito : Bjork, Tori Amos, The Doors, Joni Mitchell, Janis Joplin, The Beatles, Loyko, Hiromi Uehara, De Andrè, Fossati, Dalla, Gaber, David Bowie.
Un lavoro degno di nota per me è l’album di Bjork Utopia del 2017 perché uno dei compiti della musica è quello di poterti far viaggiare anche oltre il tempo e lo spazio. Quando ascolto questo disco mi sento leggera e capace di volteggiare oltre la materia.

3)Parlateci un pochino del vostro ultimo lavoro. Come è nato?
Le canzoni di Come un tic tac sono nate in momenti diversi: l’esigenza di denunciare a volte qualche ingiustizia come nel caso di ” Il colore del merito”, il bisogno di rendere il tempo presente sempre più concreto e speciale, l’esigenza di ringraziare coloro che entrano nelle nostre vita e che in modo negativo o positivo ci lasciano un insegnamento. Come un tic tac è un insieme di colori della mia anima.

4)Quale é l’artista più sopravvalutato e quello più sottovalutato sulla scena musicale italiana e non e perchè?
Emma Marrone per me è sopravvalutata perché quello che traspare è che sia una persona molto piena di sé, poco autocritica e che si fa poche domande. Lascio perdere il mio giudizio musicale per non infierire. Un artista sottovalutata è Patrizia Laquidara, conosciuta da poco. La trovo interessante, innovativa e creativa nel suo modo di scrivere.

5)Progetti per il futuro?
Spostarmi dall’Italia, continuare a scrivere musica, continuare a ricercare nel profondo con curiosità e umiltà , viaggiare, studiare..

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *