Orange Revival – Futurecent

Arrivano dalla Svezia e si chiamano Orange Revival, gruppo dal background Psych Rock che ci regala Futurescent, un nuovo album firmato Fuzz Club Records.
Dalle prime note di Saturation e Lying in The Sun ci si accorge subito dell’influenza dei mitici anni 60/70 e del tanto popolare sound ipnotico che a quell’epoca era in voga tra i così detti “figli dei fiori”, dove il movimento di pensiero contro la guerra del Vietnam si intersecava con il conservatorismo dell’epoca.

Speed è un pezzo a dir poco egregio, che spicca subito tra gli altri con la sua costante e martellante grancassa e riff assassini, con quel tocco di armonica che amalgama il tutto e ci scaglia indietro nel tempo. I refrain in loop di Setting Sun e Carolyn invece sparano subito un’immagine dei Doors davanti agli occhi, difficile non trovare similitudini tra i pezzi inzuppati di melodici riverberi.
1999, pur essendo il sesto brano, fa fare qualche passo indietro sulla scaletta, con un ritmo più movimentato e chitarre che conducono uno Stoogian rhythm prima dei quasi nove minuti di finale spettante ad All I need, forse la traccia meno strutturata di tutto l’album, ma che funzica da sfogo catartico con il quale la band si lascia andare ancora con un lieve accenno di organo e armonica.

Futurescent è un connubio di synth taglienti e penetranti, brusche melodie che si ripetono fino a tramutarsi in lastre di cemento nella mente. Gli Orange Revival hanno davvero le potenzialità per crescere e mantenere viva quella parte di storia del rock che probabilmente sarebbe destinata al “cestino” sui computer dei più giovani.

01. Saturation
02. Lying in the Sun
03. Speed
04. Setting Sun
05. Carolyn
06. 1999
07. All I need

Recensione a cura di: Tatiana Granata

6.5

6,5 6.5

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