Il Triangolo – Faccio un Cinema

Il Triangolo, duo milanese votato al cantautorato di livello con un cuore che batte per le atmosfere musicali italiane anni ‘60/’70, arriva con Faccio un Cinema al proprio terzo lavoro in studio, dopo ben 6 anni dall’ultimo disco, Un’America.

Ma, è il caso di dirlo, ci troviamo di fronte al classico esempio in cui la qualità vince sulla quantità e la realizzazione di un album finisce per essere una maratona nella quale conta come arrivi al traguardo, non quanto tempo tu ci abbia messo.

E così il progetto dei due artisti Marco Ulcigrai e Thomas Paganini giunge sulla linea di arrivo con un prodotto centrato, senza cadute, con rimandi compositivi e di scrittura a nomi chiave dell’ultima generazione musicale italiana, ma senza cadere nel citazionismo, sempre conservando una personalità sonora distinta nonché estremamente piacevole.

Ascoltando il disco la prima definizione che mi è balzata alla testa è stata “ecco, il lato lucente del cantautorato indie che un po’ mancava”, e ancora adesso ascoltando e riascoltando questo lavoro e ripensandoci sposerei questa riflessione.

La lucentezza qui non è tanto essere allegri o ridenti a tutti i costi, quanto saper raccontare anche cose intime, nostalgiche e finanche gravi, attraverso uno spettro di parole e note capace di infondere a queste storie la luminosità funzionale a renderle di tutti, cantate da chiunque ci si imbatta.

Nel suo incastonarsi elegantemente nella contemporaneità, Faccio un Cinema mantiene tuttavia anche  il sapore di un disco “come una volta”, dai sentori vintage, talvolta più in là negli anni, ma spesso rimandanti anche a decenni più vicini a noi. Accade ad esempio quando con la traccia di apertura (nonché primo singolo estratto) Nella Testa vengono in mente certe scelte lessicali di “dentesca” memoria o con la potentissima Ivan che, nel suo modo di unire in un connubio incredibilmente bilanciato serietà, delicatezza e orecchiabilità, profuma di Baustelle giusto un filo meno psichedelici.

Chiude perfettamente il cerchio di queste, lievi quanto minuziosamente costruite, 9 tracce, la spensierata, ma solo in apparenza, Il Cielo che per una certa generazione è di fatto una lunga sequenza di poloraid immortalanti un passato ancora troppo vicino per certi animi emotivi per non toccarli nel profondo. Aromi retrò e una piccola melodia argentina che ti si attacca al cervello la fanno da padrone facendo pensare proprio sul finale che l’indie-pop sta subendo una virata davvero drastica verso la sua “seconda metà della mela”, ma la realtà è che il ragionare per partito preso non è mai figlio di un’analisi acuta e il fare le cose bene, ma bene davvero, supera qualsiasi etichetta si voglia loro appioppare.

Ed è così che il terzo disco de Il Triangolo è qualcosa di davvero bello, da ascoltare, nel quale immergersi, di cui parlare, a cui pensare quando si è soli e quelle canzoni parlano un po’ di te senza che per forza ci sia dentro un cuore spezzato ad ogni verso.

 

Tracklist:

  1. Nella Testa
  2. Faccio un Cinema
  3. Volevo un vizio
  4. Il Giorno Sbagliato
  5. Messico
  6. Siamo Diversi
  7. Appunti
  8. Ivan
  9. Il Cielo

 

A cura di: Daniela Raffaldi

8.0

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